Il santone Kadir scatena il panico in chiesa, minaccia parroco e fedeli: l’irruzione ripresa in un video

Il santone Kadir è tornato a far parlare di sé. Il 40enne di Miggiano nella mattinata di domenica 8 giugno è entrato in chiesa e ha scatenato il panico, minacciando parroco e fedeli durante la celebrazione. L’irruzione ripresa in un video. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il sindaco ha disposto il Tso.
A cura di Eleonora Panseri
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Alcuni frame del video in cui è stata immortalata l'irruzione in Chiesa del santone Kadir.
Alcuni frame del video in cui è stata immortalata l'irruzione in Chiesa del santone Kadir.

Il santone Kadir è tornato a far parlare di sé. L'uomo, all'anagrafe Kadir Bouasrya, 40enne di Miggiano, ieri, domenica 8 giugno, è entrato in chiesa e ha scatenato il panico, costringendo i presenti a chiamare le forze dell'ordine.

Ha interrotto la celebrazione delle prime comunioni, minacciando parroco e fedeli. Alcune persone lo hanno fermato e portato via di peso, come si vede in un video pubblicato in rete. Stando a quanto si sente nel filmato, il 40enne ha cominciato a urlare: “È la fine, è la vostra fine”.

Dopo aver chiamato il 118, il sindaco ha disposto il Tso (trattamento sanitario obbligatorio) nei confronti dell'uomo. Sul posto sono arrivati anche i Carabinieri per sedare gli animi.

A cercare di placare la tensione è stato anche don Stefano De Paola, il parroco, che dal pulpito ha tentato più volte di calmarlo: “Se hai un cuore, rispetta questo momento. Ti prego, con tranquillità, riportiamo serenità”.

Il nome di Kadir è da tempo legato a presunte manipolazioni psicologiche. Il 40enne vive alla periferia della città insieme a due adepti: una giovane proveniente dalla Sicilia e un ragazzo originario del Foggiano. Entrambi avrebbero abbandonato le proprie famiglie per seguire le regole imposte dal santone.

Tra queste, divieto assoluto di lavorare, intraprendere relazioni sentimentali o sessuali e, in determinati periodi, anche di alimentarsi e dissetarsi.

Kadir dice di essere uno dei “fratelli di Gesù” e afferma di possedere capacità di guarigione. I familiari degli adepti ritengono invece che sia un truffatore che approfitta delle fragilità di persone vulnerabili.

Le autorità stanno conducendo accertamenti per verificare eventuali responsabilità penali, mentre i Carabinieri hanno acquisito filmati e testimonianze, anche relative ad aggrexssioni verbali e fisiche a troupe televisive e giornalisti, nel tentativo di fare piena luce su quanto sta accadendo.

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