Il mistero della morte di Mattia Ennas precipitato da un palazzo a Cagliari: disposta autopsia

Sul corpo di Mattia Ennas, il ventenne di Quartu Sant'Elena trovato senza vita all'alba di domenica 25 agosto dopo essere precipitato da un palazzo a Cagliari, verrà effettuata l’autopsia. Il pubblico ministero Enrico Lussu ha disposto la riesumazione del cadavere del giovane e nei primi giorni di novembre sarà eseguito l'esame dall'equipe medico-legale guidata dal professor Roberto Demontis. Obiettivo è tentare di far luce sulla morte di Mattia, precipitato da un palazzo di via Binaghi, nel quartiere cagliaritano di Mulinu Becciu. Inizialmente l'indagine era stata chiusa indicando il suicidio come causa del decesso del giovane, ma il pm aveva deciso di riaprire il caso dopo una denuncia presentata dai genitori del ragazzo, assistiti dall'avvocato Gianfranco Piscitelli. I genitori di Mattia chiedono di far luce sulle ultime ore di vita del figlio e sono convinti che non si è suicidato: “Era super felice – ha ripetuto più volte la madre dopo la tragedia – era appena tornato da una vacanza e mi aveva mostrato tutte le foto che aveva fatto”.

Ipotesi di morte in conseguenza di altri reati e di furto – Al momento non ci sono indagati e la Procura procede con l'ipotesi di morte in conseguenza di altri reati e di furto. Sono tanti gli interrogativi rimasti irrisolti dopo la morte del ventenne sardo e alcuni riguardano appunto le ultime ore di vita del giovane. A quanto ricostruito, Mattia Ennas aveva trascorso la sera di sabato in un locale sulla spiaggia del Poetto di Quartu. Quella stessa notte avrebbe conosciuto una ragazza e poi subito il furto del suo IPhone e dei documenti. Poco dopo, il ventenne sarebbe stato visto piangere in viale Poetto. All’alba di domenica il ragazzo è stato trovato senza vita sotto un palazzo di Cagliari dove verosimilmente non era mai stato, né aveva amici.