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Il caso di Paola Casali, cosa sappiamo sulla donna scomparsa mentre era in vacanza con il compagno

Paola Casali è scomparsa il 20 febbraio 2011 da Licata, in provincia di Agrigento, dove si trovava per trascorrere un breve soggiorno con il nuovo compagno. Da quel giorno della 49enne, casalinga e mamma, non si hanno più notizie. Nel 2021, su richiesta delle due figlie della donna, la Procura di Agrigento ha riaperto le indagini sul caso.
A cura di Eleonora Panseri
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Paola Casali è scomparsa il 20 febbraio 2011 da Licata, in provincia di Agrigento, dove si trovava per trascorrere un breve soggiorno con il nuovo compagno, residente in Toscana. È da quel giorno che della 49enne, casalinga e mamma, non si hanno più notizie.

A distanza di dieci anni dalla scomparsa, nel 2021 la famiglia aveva chiesto e ottenuto la riapertura delle indagini. Da sempre le due figlie della donna, che si oppongono all'archiviazione, pensano che non si sia trattato di un allontanamento volontario ma che alla madre sia stato fatto del male.

Paola Casali, 49 anni
Paola Casali, 49 anni

L'ultima a sentirla era stata Elena, la figlia maggiore. Mentre Paola era in Sicilia, la donna aveva infatti scoperto che prima della partenza, con un inganno, la madre le aveva fatto firmare una richiesta di prestito di 5mila euro.

A quel punto le aveva telefonato e Paola aveva confessato che i soldi non erano destinati a lei ma al nuovo compagno. Dopo quella chiamata, il telefono della 49enne è sempre risultato spento.

Chi è Paola Casali, la donna di 49 anni scomparsa a Licata

La 49enne Paola Casali
La 49enne Paola Casali

Paola, residente nel Milanese, aveva trascorso diversi anni da separata in casa con l'ex marito che aveva poi deciso di lasciare la casa di famiglia per andare a vivere con la nuova compagna. La 49enne aveva quindi deciso di approfondire la conoscenza di un uomo siciliano di origini, come lei, ma residente in provincia di Arezzo.

Un legame che, tuttavia, era partito da una dipendenza economica. Per anni, infatti, lui aveva chiesto alla donna somme di denaro che lei gli aveva inviato. Anche se non era economicamente indipendente e aveva una dipendenza dal gioco del bingo a cui non riusciva purtroppo a rinunciare, nonostante le disperate richieste delle figlie.

La vacanza con il nuovo compagno in Toscana

E proprio per approfondire il rapporto con il nuovo compagno Paola avrebbe deciso di trascorrere qualche giorno in Sicilia, sua terra di origine, ospite di parenti. I due si sarebbero dovuti incontrare lì per festeggiare insieme San Valentino.

Lui sarebbe però sceso più tardi del 14 e il giorno in cui si sarebbero visti, il 20 febbraio 2011, è anche quello della scomparsa di Paola. Subito dopo, l'uomo aveva prima detto di non conoscerla e poi di essere stato solo un amico.

Ma le celle telefoniche locali segnalano la presenza dell’uomo a Licata: lui aveva dichiarato in un secondo tempo di essersi recato a Licata solo per lavoro.

L'ultima chiamata con la figlia Elena

Come già detto, l'ultima a sentire la madre è stata la figlia maggiore, Elena, che aveva raccontato di aver ricevuto una lettera dalla banca dove aveva un conto cointestato con la madre mentre la donna era in Sicilia, scoprendo che prima di partire, con un inganno, la 49enne le aveva fatto firmare una richiesta di prestito di 5mila euro, senza che lei se ne accorgesse.

Durante una telefonata con la madre in Sicilia, la figlia aveva scoperto che quei soldi non erano per lei, ma per il suo nuovo compagno. La chiamata tra le due risale proprio del 20 febbraio 2011 e avviene intorno alle 18 del pomeriggio. La donna racconta alla figlia anche dell’imminente incontro con il nuovo compagno, le dice che vuole stare tranquilla per qualche giorno e che si farà risentire. Invece scompare nel nulla.

Paola Casali e la figlia Elena
Paola Casali e la figlia Elena

Il vizio del gioco e il dubbio sui debiti

"Ho dovuto farlo per forza", si era giustificata Paola quando la figlia le aveva chiesto spiegazioni riguardo ai soldi prelevati dal conto senza il suo consenso. Il vizio del gioco l'aveva portata spesso a chiedere in prestito somme di denaro anche per girarle al nuovo compagno.

Tra i dubbi e gli interrogativi legati alla sua scomparsa c'è infatti quello legato al denaro sottratto alla figlia: questo poteva servire forse a estinguere un debito? Le indagini non hanno ancora dato riscontri in tal senso.

La riapertura delle indagini per volere delle figlie

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Le due figlie di Paola, Elena e Marika, che in questi anni si sono affidate anche all'associazione Penelope, pensano che quello della madre non sia stato un allontanamento volontario ma che alla donna possa essere stato fatto del male.

Per questo nel 2020, tramite l'associazione, avevano presentato un'istanza di riapertura delle indagini accolta alcuni mesi dalla Procura di Agrigento.

"Dopo tanti anni di buio, si riapre la speranza. La donna scomparsa misteriosamente da Licata nel 2011 non è stata più ritrovata. Accolta l’ istanza di riapertura delle indagini avanzata da Penelope e dai legali della famiglia. Noi accanto alle figlie di Paola, perché le scomparse non si archiviano. Grazie a Gian Pietro Fiore per il costante impegno e al settimanale Giallo", aveva annunciato all'epoca sui social il presidente di Penelope, l'avvocato Nicodemo Gentile.

Le nuove indagini della Procura, affidate ai Carabinieri, si sono incentrate su una nuova ulteriore analisi dei tabulati telefonici per cercare di capire che fine possa aver fatto la 49enne scomparsa ormai più di dieci anni fa.

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