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I Tristema a Fanpage Town: “La nostra è una penisola che non c’è”

La band cilentana a Fanpage Town per presentare live il loro secondo album, “Dove tutto è possibile”, dal quale hanno estratto per noi “L’impercorribile” e “Vortice”. E’ un disco dai contenuti forti, che parla di una “penisola che non c’è”, che mette al centro di tutto l’uomo dal libero arbitrio costantemente minato. In periodo post-elettorale non potevamo chiedere niente di meglio.
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La band cilentana a Fanpage Town per presentare live il loro secondo album, "Dove tutto è possibile", dal quale hanno estratto per noi "L'impercorribile" e "Vortice". E' un disco dai contenuti forti, che parla di una "penisola che non c'è", che mette al centro di tutto l'uomo dal libero arbitrio costantemente minato. In periodo post-elettorale non potevamo chiedere niente di meglio.

A volte la musica vuole essere solo un vettore sul quale poter mettere il maggior numero di contenuti possibili, andando fuori dagli schemi, uscendo dal ghetto intellettuale creato da categorie e sottogeneri. A volte la musica vuole abbracciare il pop e il rock,  l'elettronica e il folk, l'impegno e l'intrattenimento. A volte la musica, vuole credere in un mondo "Dove tutto è possibile". Come il titolo del secondo album dei Tristema, oggi ospiti a Fanpage Town. Un disco composto da dodici tracce, dodici storie a se', ma che hanno come comune denominatore l'attacco alla violenza invasiva delle multinazionali, attraverso il marketing e i media. Un concetto comunicato anche grazie all'artwork realizzato per la copertina del disco dall'artista spagnolo Felideus , ispirato a Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll. Vediamo un Alice indotta a nutrirsi di cibi animati che a loro volta cercano di scappare per sfuggire al loro destino.

"L'impercorribile"e "Vortice", entrambi presentati nella nostra Fanpage Town, raccontano di un libero arbitrio costantemente minato dai rumori di fondo che sono intorno a noi. L'invito, senza nessun filtro, è quello di svegliarsi rapidamente da una sorta di brutto sogno. E non è un caso se abbiamo scelto i Tristema proprio in questo periodo post-elettorale: nel loro disco c'è anche un brano molto forte, La penisola che non c'è, che vede la partecipazione straordinaria di un gruppo rap tra i più bravi della scena, i Fuossera. Un'altra grande collaborazione all'album è quella di David Gildenlow, frontman dei Pain of Salvation, tra le voci internazionali più belle. In definitiva, il nuovo album dei Tristema è una piccola gemma da tenere incastonata nei vostri scaffali, non dovesse bastarvi questa recensione, può giovare sapere che la band cilentana ha respirato l'aria dei palchi del meglio che c'è, aprendo Vasco Rossi, Pfm, Subsonica, Uli Jon Roth (Scorpions). Convinti adesso?

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