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“Hitler aveva ragione su voi ebrei”, la polemica per il post della prof e le scuse: “È devastata”

Hanane Hammoud, docente di matematica della scuola superiore di H-Farm di Roncade (Treviso), ha postato su Instagram un video sulla guerra tra Israele e Hamas corredato di una frase: “Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su di voi ebrei”. È stata sospesa.
A cura di Susanna Picone
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"Andate all'inferno, Hitler aveva ragione su di voi ebrei”. Questo il contenuto di una storia su Instagram comparsa e poi rimossa poco dopo sul profilo di una docente della scuola superiore di H-Farm di Roncade (Treviso).

L’insegnante si chiama Hanane Hammoud, è una docente di matematica, e avrebbe ammesso la pubblicazione di quel video sugli orrori della guerra in corso e le sue parole di commento ai dirigenti scolastici, sostenendo di aver fatto quel post contro gli ebrei in un momento di sconforto psicologico anche a causa della situazione in Medio Oriente, avendo anche lei amici e parenti in Palestina.

Come ha ricostruito il Corriere del Veneto, a scoprire il video della docente di Treviso è stata una studentessa, che lo ha salvato e lo ha mostrato ai genitori; dopodiché quello screen si è diffuso via chat tra le famiglie degli altri studenti.

Le giustificazioni fornite dall’insegnante finita nella polemica non la salvano da un provvedimento disciplinare da parte di H-Farm, che pomeriggio ha deciso "la sospensione formale dalle attività lavorative" della docente.

Sospesa dalle attività

La scuola si impegna anche "ad assumere tutte le misure necessarie per garantire il benessere della comunità scolastiche". "Abbiamo immediatamente cercato di ricostruire l'accaduto – racconta la dirigenza di H-Campus – chiedendo all'insegnante la veridicità della notizia che lei ha ammesso, rendendosi conto della gravità del fatto e abbiamo affrontato questa situazione con la massima attenzione e serietà da tutte le angolazioni che coinvolgono la nostra comunità educante". Il preside, Conan De Wilde, ha ribadito che "frasi che istigano all'odio o che minimizzano le sofferenze di individui o gruppi sono inaccettabili in qualsiasi circostanza". "Abbiamo organizzato una discussione e un confronto in cui coloro che hanno causato dolore si incontrano con coloro che erano feriti. Abbiamo iniziato questa mattina, con gli studenti del Diploma programma e l'insegnante che ha fatto i commenti offensivi e inappropriati su Instagram. Stabiliremo un percorso successivo –  ha aggiunto – coinvolgendo studenti e insegnanti".

Le scuse dell'insegnante

Da fonti di H-Farm, la società a cui fa capo il Campus che ospita 1.500 studenti e all'interno del quale insegna la docente, già prima della decisione della sospensione è trapelato che l’insegnante in queste ore sta incontrando gli studenti per spiegarsi e per scusarsi per l’accaduto. Sarebbe "devastata" per quanto scatenato dal video postato per qualche minuto sui social.

Hammoud si sarebbe confrontata anche con gli altri docenti e dirigenti scolastici, mentre l'azienda sottolinea di essersi "dissociata immediatamente" dalle affermazioni della prof su Instagram, "non solo per quanto detto ma per il ruolo di educatrice" della propria dipendente.

Hanane Hammoud insegna matematica a studenti di scuola superiore di più nazionalità, coinvolti di frequente dal Campus stesso in confronti su temi di attualità che hanno riguardato nel recente passato, oltre che la questione palestinese, anche il conflitto in Ucraina.

Valditara: “Odio razziale e antisemitismo incompatibili con principi della scuola costituzionale"

Con riguardo al caso della docente di Treviso, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, su impulso del Ministro Valditara, si è prontamente attivato chiedendo al legale rappresentante dell’istituto informazioni esaustive e immediate sui fatti e di essere messo a conoscenza delle misure adottate. Trattandosi di una scuola straniera non vigilata dal Mim, l’iter disciplinare di accertamento e di eventuale sanzione può essere avviato solo dall’istituto stesso. "Odio razziale e discriminazioni di ogni tipo sono incompatibili con i principi della nostra scuola che è la scuola costituzionale, improntata al rispetto della persona. Come Ministero metteremo in campo tutte le azioni necessarie a debellare atteggiamenti simili", il commento di Valditara.

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