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“Ha rovinato la vita di una bimba”. Babysitter condannato a Torino per violenza una 11enne

L’uomo, 42enne colombiano, lavorava in una villa sulle colline della città: era fuggito dall’Italia dopo aver appreso dell’indagini, ma poi è ritornato. Le immagini delle telecamere della villa hanno poi confermato il racconto della ragazzina.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Un uomo di 42 anni di nazionalità colombiano è stato condannato a tre anni di reclusione: di professione babysitter, avrebbe violentato una bambina undicenne, amica di una delle piccole solitamente a lui affidate, in una villa sulle colline di Torino.

All'udienza preliminare l'imputato, difeso dall'avvocato Paola Savio, aveva scelto il rito abbreviato, che prevede la riduzione di un terzo della pena. C'è da dire che in un primo momento, dopo aver appreso dell'indagine, era scappato in Colombia. Poi la decisione di tornare in Italia e sottoporsi all'arresto: dopo essere stato ai domiciliari, al momento era libero con il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento alla casa della vittima.

L'uomo, che parla cinque lingue, era considerato una persona di fiducia e nessuno sospettava di lui. Tuttavia ad un certo punto, la piccola aveva rivelato ai genitori che non voleva più recarsi nella casa dove il babysitter era impegnato, arrivando poi a raccontare degli abusi alle amichette e a scuola. Le immagini delle telecamere della villa hanno poi confermato il racconto della ragazzina.

Durante l'ultima udienza prima della sentenza, il 42enne in tribunale aveva letto una lettera in cui spiegava la propria versione dei fatti contestatigli tra il febbraio e il settembre 2022: "Sono scappato perché la famiglia che mi ospitava non mi voleva più. Ero disperato, non sapevo cosa fare. Però poi sono tornato perché non riuscivo a reggere il peso di quello che ho fatto".

Il pubblico ministero Barbara Badellino aveva chiesto di condannarlo a 4 anni di carcere, il giudice ha deciso per una condanna a 3 anni. "Vada a chiedere a lui cosa si prova ad aver rovinato la vita a una bambina", le uniche poche parole davanti all'aula di tribunale, pronunciate dal padre di una bimba.

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