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Guido Maria Brera a Fanpage.it: “L’inquinamento dell’aria? È come un’epidemia di Covid ogni anno”

“L’aria è un nemico invisibile, non la vedi, non la senti. Ed è vigliacca, perché colpisce soprattutto i più deboli. L’aria inquinata ci entra nei polmoni e non va più via”: lo ha detto lo scrittore e finanziere Guido Maria Brera in un’intervista con Fanpage.it in cui ha presentato il suo nuovo podcast Metallaria. “È come se avessimo un Covid all’anno, se non cambiamo le cose. Il tempo passa e le nuove generazioni, di cui ho moltissima fiducia, devono prendere in mano tutto questo. La vecchia generazione politica non so quanto sarà in grado di uscire dal blablabla”, ha detto.
A cura di Annalisa Girardi
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"Si sta consumando una strage, specialmente nella Pianura Padana. È come se sette Boeing cadessero sulla città di Milano ogni anno: queste sono le morti premature per inquinamento atmosferico. E si sta facendo poco". Comincia così la sua intervista con Fanpage.it il finanziere e scrittore Guido Maria Brera, fondatore di Kairos e autore del libro “I diavoli” da cui è stata tratta nota la serie tv. "L'aria è un nemico invisibile, non la vedi, non la senti. Ed è vigliacca, perché colpisce soprattutto i più deboli. L'aria inquinata ci entra nei polmoni e non va più via", ha proseguito presentando il suo podcast, lanciato insieme al rapper JAx, che si chiama Metallaria e che parla dell'inquinamento atmosferico.

Un podcast dove sono stati intervistati numerosi esperti e dove si è cercato di fare chiarezza sul fenomeno. "Un po' ce ne siamo accorti con il Covid di cosa sia un nemico invisibile", ha aggiunto. Il podcast inizialmente doveva chiamarsi solo Aria, ma poi è stato deciso di titolarlo in questo modo "perché veramente è l'aria che sa di metallo". E ancora: "Tutti devono sapere cosa stiamo respirando, è un diritto di tutti".

Sui risvolti economici dell'inquinamento, Guido Brera sottolinea che da qui alla fine del secolo l'impatto sul Pil degli effetti del cambiamento climatico porterebbe a un crollo del 9%: "È come se avessimo un Covid all'anno, se non cambiamo le cose. Oggi più che mai finanza, economia e ambiente sono sinonimi. C'è un eccesso di liquidità nel mondo che va verso beni di investimento che possono essere opere d'arte contemporanee, calciatori… in "Diavoli" ho scritto del tonno rosso, che veniva venduto a milioni di euro a Tokyo. Questi sono beni rifugio. Noi dobbiamo portare via la liquidità dai beni rifugio e portarla verso investimenti produttivi. Oggi l'investimento produttivo per eccellenza è l'ambiente". E infine: "Il tempo passa e le nuove generazioni, di cui ho moltissima fiducia, devono prendere in mano tutto questo. La vecchia generazione politica non so quanto sarà in grado di uscire dal blablabla".

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