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Grosseto, finisce a testa in giù nella cisterna del bar dove lavora: morto Massimo Tango

Tragedia la scorsa notte. La vittima è finita dentro una cisterna d’acqua per alcuni minuti, inutili i soccorsi: l’uomo è morto in ospedale.
A cura di Giorgio Scura
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GROSSETO – È andato nel giardino sul retro del bar dove lavorava e non è più tornato: morto, probabilmente annegato, a testa in giù in una cisterna piena di acqua. È morto così, a 47 anni, a Marina di Grosseto, Massimo Tango, originario della Puglia. Secondo quanto riportato dai carabinieri, l'uomo sarebbe scivolato, probabilmente ha sbattuto la testa e una volta finito in acqua, con la gambe in aria, non è riuscito a liberarsi e ha perso coscienza. L'uomo è rimasto così a testa in giù per alcuni minuti, prima dell'arrivo dei soccorsi.

Secondo i testimoni, Massimo era rimasto incastrato, con la testa sott'acqua, fin quando il fratello e un cliente sono riusciti a tirarlo fuori. I sanitari del 118 lo hanno rianimato a lungo nell'ambulanza che si è fermata davanti al suo locale, il bar Centrale a Marina di Grosseto prima del volo disperato con l'elisoccorso Pegaso alle Scotte di Siena. L’uomo – scrive il Tirreno – , insieme a uno dei suoi tre fratelli, aveva rilevato tanti anni fa il bar Centrale che era di proprietà dello zio. Massimo viveva con la madre a Marina di Grosseto dove è cresciuto, insieme ai suoi genitori e ai suoi fratelli.  Proseguono gli accertamenti dei carabinieri su dinamica e cause dell'episodio.

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