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Giornalismo investigativo, chi sono i vincitori della nona edizione del Premio Morrione

Il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo ha chiuso la sua nona edizione premiando le inchieste vincitrici nella serata online condotta da Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio 3. Per la categoria video ha vinto “Ladri di dati”, per la categoria sperimentale premio finale al podcast d’inchiesta “Buco Nero”.
A cura di Susanna Picone
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Il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo ha chiuso la sua nona edizione premiando le inchieste vincitrici nella serata condotta da Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio 3. La serata si sarebbe dovuta svolgere al Circolo dei Lettori di Torino, ma nel rispetto delle misure di emergenza per la prevenzione del Covid-19 previste dall’ultimo Dpcm, gli organizzatori hanno deciso di realizzare tutta la programmazione e anche la cerimonia finale interamente per via telematica.

I vincitori del Premio Morrione

Per la categoria video ha vinto "Ladri di dati" di Federico Marconi e Giorgio Saracino, inchiesta sui cyber-attacchi al mondo farmaceutico e sanitario da parte di hacker pagati anche da altri Stati; tutor Giorgio Mottola (qui il trailer https://youtu.be/C0YbwznLa0I). La giuria ha ritenuto che l’inchiesta vincitrice accende un potente riflettore sul mondo degli hacker o di organizzazioni informatiche costituite appositamente per un’attività di furto o di spionaggio. “Con un incalzante lavoro giornalistico risale a persone e società, scova nomi e pseudonimi di chi si intrufola nei data base che contengono i nostri dati personali. Un montaggio asciutto, essenziale, tiene alto il ritmo di un’inchiesta che apre porte spesso sconosciute al grande pubblico. Gli autori superano con abilità ostacoli realizzativi e muri di omertà
per arrivare a confezionare un prodotto di grandissima efficacia narrativa”, si legge nelle motivazioni.

Per la categoria sperimentale è stato riconosciuto il premio finale al podcast d’inchiesta “Buco Nero” di Gabriele Cruciata e Arianna Poletti sul covo digitale dei suprematisti bianchi italiani. Tutor Lorenzo Di Pietro (il trailer  https://youtu.be/w9OXPdwKZak). Premio che arriva per aver realizzato con coraggio e acume, secondo la giuria, un’inchiesta sperimentale sul deep web: “Gli autori per molti mesi si sono infiltrati in un altro pianeta fatto di razzismo, antisemitismo, nazifascismo che si esprime con odio e violenza in chat clandestine. La qualità delle interviste, gli approfondimenti rendono il prodotto podcast assolutamente intrigante. Un lavoro che coglie di sorpresa, stupisce e affascina al tempo stesso. Una prova di giornalismo d’inchiesta di altissimo livello”. Sono arrivate in finale per la categoria video le inchieste “Ambasciator Porta Pena” di Pietro Adami e Cristiana Mastronicola con tutor Luca Rosini (https://youtu.be/BFULqDxVzVI) e “Un’altra rotta” di Martina Ferlisi, Sarika Strobbe, Amarilli Varesio con tutor Dina Lauricella (https://youtu.be/k7xtJt4QoBs).

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Andrea Purgatori, giornalista e conduttore di Atlantide La7, ha ricevuto il Premio Baffo Rosso 2020 con la seguente motivazione: “Andrea Purgatori non si è mai fermato davanti alle verità ufficiali, e ha scavato in particolare sulla strage di Ustica fin dai primi momenti dopo la tragedia. Da giovane cronista, in quel 27 giugno 1980, ha attivato le proprie fonti, ricercato documentazione, ascoltato testimoni, periti, addetti ai lavori, per risalire alle cause, individuare i responsabili materiali e svelare coperture istituzionali in uno dei grandi misteri irrisolti della storia recente del nostro paese. Infine, non si è assuefatto al cinismo tanto diffuso nella sua professione ed è rimasto accanto ai familiari delle vittime, incoraggiandoli nella richiesta di verità e giustizia e contribuendo a mantenere accesa la memoria e respingere i ripetuti tentativi di depistaggio che affiorano ancora oggi”.

Nello Scavo, scrittore e inviato speciale di Avvenire, ha invece ricevuto il nuovo riconoscimento “Testimone del Premio Roberto Morrione” “perché continua a raccontare con coraggio e spirito di verità la terribile avventura dei migranti nel Mediterraneo; perché mette in luce senza paura, nonostante le minacce, le responsabilità delle istituzioni, in ogni Paese; perché ha contribuito a far emergere le contraddizioni di uno dei fenomeni più drammatici e terribili del nostro tempo”.

La Giuria del premio, riservato agli under 30, è presieduta da Giuseppe Giulietti e composta da Luca Ajroldi, Paolo Aleotti, Piero Badaloni, Laura Silvia Battaglia, Giuliano Berretta, Giulia Bosetti, Valerio Cataldi, Francesco Cavalli, Chiara Cazzaniga, Giovanni Celsi, Enzo Chiarullo, Giovanni De Luca, Amalia De Simone, Antonio Di Bella, Alessandro di Nunzio, Mara Filippi Morrione, Lorenzo Frigerio, Gian Mario Gillio, Giuseppe Giulietti, Antonella Graziani, Karina Guarino Laterza, Celia Guimaraes, Udo Gümpel, Stefano Lamorgese, Francesco Laurenti, Elisa Marincola, Flaviano Masella, Anna Migotto, Fausto Pellegrini, Raffaella Pusceddu, Alessandro Rocca, Federico Ruffo, Sandro Ruotolo, Mario Sanna, Giorgio Santelli, Pietro Suber, Giovanni Tizian, Maurizio Torrealta.

Il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo è promosso dall’associazione Amici di Roberto Morrione e dalla Rai con il contributo dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese, della Compagnia di San Paolo, della Fondazione Circolo dei lettori, della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dell’UsigRai, di IND- International Network Distribution, dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell'Ordine dei Giornalisti del Piemonte, dell’Associazione della Stampa Subalpina. Il Premio ha ricevuto il Patrocinio della Camera dei deputati. Tra i partner c’è anche Fanpage.it insieme a Rai News 24, Rai Italia, Rai Radio1, Rai Radio3, TGR, Riforma.it, Radio Beckwith, Agenzia Dire, LiberaInformazione, Impakter, Corriere Torino, Domani, La Repubblica-Torino, La Stampa. Il premio è realizzato in collaborazione con RAI Teche, Report, Articolo21, Eurovisioni, Italian Contemporary Film Festival-Toronto, I Siciliani, Libera Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie, Osservatorio di Pavia, Scuola di giornalismo Lelio Basso, UCSI, Scuola Holden, UCSI.

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