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Covid 19

Gettava via vaccini Covid e faceva ottenere Green pass falsi: arrestato medico di Ascoli Piceno

Fingeva di somministrare vaccini Covid, che poi avrebbe buttato, e quindi consentito il rilascio di Green Pass fasulli. Un medico di Ascoli Piceno, convenzionato con l’Asur, è stato arrestato.
A cura di Susanna Picone
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Vaccini anti-Covid ritirati dal centro vaccinale e mai somministrati ai pazienti e Green pass di conseguenza falsi. Con l’accusa di falso in atto pubblico è stato arrestato oggi dai carabinieri del Comando provinciale di Ascoli Piceno un medico di medicina generale. Il medico, secondo quanto emerso, avrebbe attestato 150 vaccinazioni anti-Covid mai avvenute che avrebbero consentito il rilascio di 73 Green pass chiaramente falsi. A carico del medico c’è anche l’accusa di peculato in relazione a 120 dosi di vaccino anti-Covid ritirate dal centro vaccinale di Ascoli Piceno delle quali, secondo il procuratore Umberto Monti, il medico si sarebbe disfatto.

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L'ordinanza del gip di Ascoli interessa anche una delle persone che grazie al medico hanno ottenuto i Green pass falsi. Per questa persona, a differenza del medico che finisce in carcere, è stata disposta la detenzione domiciliare. Intanto tutti i 73 Green pass ritenuti fasulli sono stati sequestrati e ai soggetti interessati sono stati sequestrati anche telefoni cellulari e altro materiale che secondo la Procura di Ascoli potranno essere utili per l’esatta ricostruzione della vicenda.

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A carico di ognuno dei 73 soggetti possessori di Green pass falsi è ipotizzato il reato di falso in concorso con il medico, il quale è indagato anche per truffa aggravata ai danni dell’Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale delle Marche) riguardo gli emolumenti previsti per ciascuna dose di vaccino somministrata. Le indagini sono state svolte tra settembre e ottobre del 2021.

Il procedimento – si legge nel comunicato della Procura – è stato innescato da spunti investigativi raccolti dai Carabinieri di ascolti che trovavano iniziale conforto in alcune anomalie nelle modalità di vaccinazione seguita dal medico indagato, anomalie rilevate dalla stessa Asur (vaccinazioni eseguite più elevate rispetto agli altri medici, in gran parte effettuate a non assistiti e in alcuni casi a pazienti provenienti da fuori regione, tempi ritardati rispetto a quanto prescritto per l’inserimento delle attestazioni di avvenuta vaccinazione nel sistema del Ministero). Nei prossimi giorni le due persone sottoposte a misura cautelare verranno interrogate.

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