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Geloni ai piedi dei bimbi, l’allarme dei pediatri: frequenza anomala, forse c’è legame col Covid

Il segretario nazionale Attività Scientifiche ed Etiche della Federazione italiana medici pediatri Fimp, Mattia Doria: “Registriamo un’anomala frequenza dei cosiddetti geloni. Se fosse confermato il legame con il nuovo coronavirus, la manifestazione dei sintomi potrebbe diventare indicatore di caso sospetto”.
A cura di Susanna Picone
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Le segnalazioni di lesioni agli arti inferiori dei bambini, simili ai geloni, aumentano. Lesioni che secondo i pediatri potrebbero essere correlate al virus SarsCov2. In 20 giorni sono stati segnalati dalla rete dei pediatri di famiglia 100 casi di “erythema pernio-like”, lesioni appunto simili ai geloni. A lanciare l’allarme è il segretario nazionale Attività Scientifiche ed Etiche della Federazione italiana medici pediatri Fimp, Mattia Doria: “Registriamo un'anomala frequenza dei cosiddetti geloni. Se fosse confermato il legame con il nuovo coronavirus, la manifestazione dei sintomi potrebbe diventare indicatore di caso sospetto”, ha spiegato sottolineando di non sapere ancora se queste lesioni possano essere correlate all'epidemia di Covid-19.

Lesioni ai piedi osservate in molti pazienti Covid

“Solo alcuni dei pazienti osservati, per lo più privi di altri sintomi, hanno avuto la possibilità di accertamenti di laboratorio. Tuttavia, la coincidenza cronologica dei due eventi e la possibilità che fra i meccanismi patogenetici della infezione da Covid-19 possano rientrare alterazioni vascolari, lascia spazio alla non ancora verificata ipotesi che la comparsa di lesioni a carico delle estremità Erythema Pernio-Like possa rappresentare una espressione cutanea di questa infezione nel bambino”, ha aggiunto. Tale quadro sarebbe compatibile secondo i pediatri con la manifestazione della malattia nell'adulto: lesioni dermatologiche sui piedi sono state infatti osservate in molti pazienti ricoverati con il coronavirus in Italia, Cina, Spagna e Francia. Un’ipotesi che è stata anche confermata da un gruppo di studio di dermatologi spagnoli e pubblicata dal British Journal of Dermatology.

Lesioni mai osservate in questa misura prima di febbraio

I geloni sono un problema già poco comune in età pediatrica nella stagione invernale, ma residuale in primavera, e comunque mai osservato con questa incidenza. A quanto emerso, nel periodo 8-27 aprile sono state raccolte le schede di 100 bambini e adolescenti nei quali si erano registrate lesioni simili. In appena il 14 percento è stato possibile effettuare un tampone rinofaringeo per la malattia provocata dal nuovo coronavirus e di questi solo un bambino è risultato positivo. "Occorreranno certo maggiori studi clinici ed epidemiologici – ha spiegato ancora Doria – per verificare la possibile correlazione fra insorgenza di lesioni Erythema Pernio-like, mai osservate in questa misura prima del febbraio 2020, e l'infezione da Covid-19, e magari per usare la manifestazione cutanea come campanello d'allarme di una positività. I pediatri di famiglia continueranno a monitorare il fenomeno".

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