Garlasco, perché domani Andrea Sempio, Alberto Stasi e Marco Poggi saranno interrogati

Domani, martedì 20 maggio, Alberto Stasi e Andrea Sempio si recheranno in Procura a Pavia per essere interrogati separatamente dagli inquirenti che si stanno occupando della nuova inchiesta sulla morte di Chiara Poggi, il delitto di Garlasco.
Il primo è l'ex fidanzato della vittima condannato nel 2015 a 16 anni in via definitiva (l'11 aprile ha ottenuto la semilibertà); il secondo, invece, è amico di Marco Poggi, fratello di Chiara, indagato e archiviato nel 2017 dall’accusa di omicidio. Lo stesso Poggi sarà ascoltato come testimone dai Carabinieri a Venezia.
L'attenzione sul caso si è riaccesa a marzo quando Sempio è stato nuovamente iscritto nel registro con l'accusa di omicidio in concorso. Secondo i giudici che hanno condannato Stasi, invece, non ci sarebbero stati complici.
La novità sarebbe però proprio la presenza di altre persone sulla scena del crimine. Il triplo interrogatorio di martedì potrebbe avere lo scopo di fare nuova luce sul caso ed evitare eventuali fughe di notizie e "revisioni" delle dichiarazioni degli interessati.
A questo si aggiunge anche il fatto che la Procura di Pavia si è mossa in anticipo anche rispetto agli esiti dell'incidente probatorio, che arriveranno a settembre inoltrato, e all'analisi dei dispositivi elettronici e dei documenti sequestrati durante le ultime perquisizioni.
È probabile che durante l'interrogatorio di Sempio si riparta dagli elementi acquisiti sul delitto di Garlasco in 18 anni di indagini, dalle tracce di Dna sotto le unghie della vittima, alle tre telefonate, tutte brevissime, alla sua abitazione nei giorni in cui era sola a casa.
E anche dal biglietto del parcheggio trovato una settimana dopo l'omicidio della 26enne ma consegnato agli inquirenti soltanto l'anno successivo. "Anomalie" già emerse in passato a cui potrebbero ora aggiungersi nuovi elementi.
"Stiamo affilando le armi che ci offre il codice di procedura penale", ha detto l'avvocato Massimo Lovati che, insieme alla collega Angela Taccia difende Sempio.
"Questo interrogatorio, prodromico a una richiesta di rinvio a giudizio, si scontra con l'incidente probatorio dove si vuole acquisire una prova per il dibattimento", aggiunge.
La convocazione in contemporanea dei tre uomini, avvenuta a poche ore di distanza dall'udienza che ha esteso le analisi genetiche, potrebbe lasciare intendere che gli inquirenti abbiano un asso nella manica, che sia un'intercettazione o un dettaglio da analizzare sotto una nuova luce.
L'avvocato della famiglia della vittima, Gian Luigi Tizzoni, ha commentato così gli ultimi avvenimenti: "Lo Stato ai Poggi ha consegnato la verità, ma oggi quella verità non la difende", ha detto in una intervista al Fatto Quotidiano.
Secondo il legale, la Procura di Pavia avrebbe "una tesi un po' confusa" riguardo al coinvolgimento di Sempio. Per l'avvocato non possono essere collocate sulla scena altre persone perché "lo dicono le fotografie delle macchie di sangue. L'autore dell'omicidio – ribadisce – è una persona sola" e su questo "non c'è mai stato il minimo dubbio".