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Furti “lampo” nelle auto in sosta, così la banda di ladri terrorizzava donne e anziani a Bologna

Sono tre gli uomini arrestati dai carabinieri perché accusati di essere i componenti di una banda di ladri che tra Bologna e Modena ha messo a segno più di quaranta furti. Donne e anziani le vittime predilette che venivano derubate dei propri effetti personali lasciati nelle auto in sosta nei parcheggi di supermercati e grandi centri.
A cura di Chiara Ammendola
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Hanno messo a segno almeno quaranta colpi negli ultimi mesi tra la provincia di Bologna e Modena, con una tecnica ben collaudata ai danni di donne e anziani che venivano distratti da un complice mentre l'altro ladro rubava oggetti personali dalle auto in sosta. I parcheggi dei supermercati o dei grandi centri e le aree di rifornimento per la benzina i luoghi preferiti dalla banda di ladri che è stata fermata al termine di un'indagine del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna. Tre gli uomini arrestati all'alba con l'accusa di rapine, furti con destrezza e violenza sulle cose, nonché indebito utilizzo carte di credito.

I ladri, per assicurarsi il bottino, aggredivano le vittime anche fisicamente

I tre che formavano la banda di ladri hanno terrorizzato per mesi i residenti della provincia di Modena e Bologna dove avvenivano i furti ai danni principalmente di donne e anziani: secondo quanto ricostruito dai militari guidati dal colonnello Rodolfo Santovito, la banda agiva sempre in gruppo suddividendosi i compiti. Prima veniva individuata la vittima e poi, dopo averla distratta mentre era intenta a riporre la spesa nel bagagliaio o a mettere a posto il carrello nel parcheggio, avveniva il furto. Poi la fuga a bordo di auto di grossa cilindrata, sempre dotate di targhe falsificate, simili alle originali. I furti avvenivano sempre in zone defilate e poco illuminate nei parcheggi dei centri commerciali perlopiù a ridosso degli orari di chiusura o nelle stazioni di rifornimento carburante. E in più di un'occasione i ladri, per assicurarsi il bottino, avrebbero anche aggredito le vittime.

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