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Palermo, Francesco Bacchi ucciso a calci e pugni fuori dalla discoteca a Balestrate: fermato un 20enne

A poche ore dall’uccisione di Francesco Bacchi, il ragazzo 20enne pestato a morte durante una rissa davanti alla discoteca Medusa di Balestrate, i carabinieri di Palermo hanno fermato un coetaneo, un giovane di Partinico. L’accusa è di omicidio preterintezionale: avrebbe ammesso di averlo colpito, affermando però di non avere avuto l’intenzione di uccidere. Attesa per oggi l’autopsia.
A cura di Antonio Palma
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Francesco Bacchi
Francesco Bacchi

Ucciso a calci e pugni da un suo coetaneo durante una rissa tra giovani scoppiata dopo una serata nella discoteca Medusa di Balestrate, nell’hinterland di Palermo. Così è morto Francesco Bacchi, il ragazzo di 20 anni soccorso nella notte di sabato 13 gennaio fuori da una discoteca di Balestrate. A poche ore dal terribile episodio, i carabinieri del capoluogo siciliano hanno fermato e arrestato una altro ventenne, un giovane di Partinico ora accusato di omicidio preterintezionale.

Incastrato da testimonianze e video delle telecamere di sorveglianza, il giovane avrebbe ammesso di aver colpito Francesco Bacchi durante la lite affermando però di non avere avuto l’intenzione di uccidere. A lui gli inquirenti sono arrivati dopo una giornata di interrogatori fittissimi ed esami dei video di sorveglianza della zona. Secondo quanto ricostruito finora, i due facevano parte di due gruppi di giovani tra cui sarebbe nata una lite verbale durante la serata nel locale.

La discussione sarebbe poi proseguita fuori dal locale dove infine sarebbe sfociata in rissa e Francesco Bacchi sarebbe stato colpito e ucciso a poche centinaia di metri dall’ingresso della discoteca. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, il ventenne sarebbe colpito da un pugno al volto finendo a terra. Qui sarebbe stato raggiunto da una serie di calci da parte dei suoi aggressori. Inutili per lui i successivi soccorsi medici del 118 e la corsa all’ospedale di Partinico dove è morto poco dopo.

Sul corpo del 20enne sarà svolta l'autopsia, già disposta dal pm per stabilire se Bacchi è morto per avere battuto la testa a terra dopo il pugno oppure per i calci ricevuti in testa mentre era a terra. Sia su Bacchi, che sul giovane di 20 anni fermato saranno eseguiti anche gli esami tossicologici.

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L’inchiesta però prosegue per indentificare tutti i presenti alla rissa. Sarebbero almeno otto i giovani coinvolti e sul luogo del delitto gli inquirenti hanno trovato diverse tracce di sangue, elemento che fa ipotizzare che nella rissa siano rimaste ferite più persone. Al momento risultano indagati  altri cinque giovani ma l immagini da sole non chiarirebbero quanti e chi avrebbe preso parte al pestaggio di Bacchi.

"All'interno della discoteca non c'è stata alcuna rissa e ci sono oltre 400 persone a poterlo confermare, oltre alle 60 persone che lavorano con noi e il personale della Siae" hanno spiegato i gestori del locale all’Adnkronos, raccontando: "È stata una serata tranquilla tanto è vero che alle 3 abbiamo mandato via l'ambulanza privata che teniamo sempre davanti al locale. Solo alle 3,05, quando il locale era già chiuso, abbiamo saputo quello che era successo fuori dalla discoteca, a circa 200 metri di distanza. E abbiamo dato soccorso al ragazzo”.

“Non c'è stata alcuna discussione all'interno del locale: ce ne saremmo accorti. Il vero problema è legato al fatto che ci sono ragazzi che non entrano in discoteca ma che sostano tutta la serata fuori, con alcol che portano da casa o che comprano altrove. Anche perché noi non possiamo vendere alcol in vetro dopo le 23. Invece fuori ci sono bottiglioni di vino e altri alcolici” sostengono i gestori del locale.

Alcuni residenti pare avessero anche presentato un esposto alle forze dell'ordine per denunciare gli schiamazzi e i rischi legati all'assembramento di giovani davanti alla discoteca, segnalando bottiglie vendute all'esterno del locale da ambulanti abusivi. “È assolutamente necessario che i controlli vengano fatti preventivamente. Perché oggi molti ragazzi bevono e tirano. Servono i test all'ingresso delle discoteche e basta" ha sostenuto il sindaco di Partinico. "Sono sgomento davanti a queste notizie che si ripetono ogni fine settimana in tutta la provincia di Palermo. Davvero non riusciamo a comprendere cosa succede ai nostri giovani" ha affermato invece il sindaco di Balestrate.

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