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Frana investe e uccide arrampicatore nel territorio di Genga: ferita una donna

Un climber è morto e una seconda arrampicatrice è rimasta ferita dopo che una frana di sassi li ha travolto nel territorio di Genga, nell’Anconetano.
A cura di Chiara Ammendola
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Maurizio Pandolfi (Facebook)
Maurizio Pandolfi (Facebook)

Un climber è morto dopo essere stato investito da una frana nel territorio di Genga: l'uomo, 36 anni, è stato travolto dai sassi che hanno tranciato il cavo col quale era attaccato alla montagna e che non gli hanno lasciato scampo. Quando sono intervenuti i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. L’uomo si stava arrampicando su una via di rocca dentro la Gola di Frasassi.

La vittima si chiama Maurizio Pandolfi, 37 anni, originario di Montecassiano, in provincia di Macerata, dove lavorava come idraulico. A lanciare l'allarme è stata l'amica che era con lui e che è rimasta ferita a sua volta dalla caduta dei sassi. Intorno alle 16.30 sono giunti sul posto i sanitari del 118 partiti dall’ospedale Profili di Fabriano, l’eliambulanza Icaro 2 di base a San Cassiano, gli addetti del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche, i vigili del fuoco del distaccamento di Fabriano e i carabinieri di Genga unitamente al Nucleo Radiomobile.

L'incidente è avvenuto nella zona tra il foro degli Occhialoni e Pierosara: l'eliambulanza è riuscita ad avvicinarsi al punto dove è avvenuta la tragedia ma purtroppo quando il medico ha raggiunto il corpo del 37enne, aspirante istruttore della scuola di alpinismo Mainini di Macerata, ne ha constatato il decesso. La salma è stata trasferita alla medicina legale dell’ospedale di Torrette di Ancona su disposizione dell’autorità giudiziaria. A Torrette è stata trasportata anche la ragazza praticamente illesa ma sotto choc.

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