Foggia, muore a 31 anni dopo intervento di riduzione dello stomaco: aperta un’inchiesta
Una donna di trentuno anni è morta nei giorni scorsi in Puglia in seguito a un intervento chirurgico di riduzione dello stomaco. Il decesso della giovane donna, di San Severo (Foggia), risale al 14 gennaio scorso e ora la procura ha aperto una inchiesta. Secondo la ricostruzione, la trentunenne è morta tre mesi dopo essersi sottoposta all’intervento di riduzione dello stomaco presso il policlinico Riuniti di Foggia. Dopo la denuncia della famiglia, la Procura ha disposto il sequestro della cartella clinica e l'autopsia che è già stata eseguita il 28 gennaio scorso. Sono una decina i medici che risultano al momento indagati. La famiglia della donna, che chiede ora sia fatta luce sulle cause del decesso, è assistita dall'avvocato Roberto de Rossi.
L’intervento a ottobre, poi complicanze e anche il Covid
Lo scorso 14 ottobre, stando alla ricostruzione dell’accaduto, la trentunenne di San Severo si era recata al nosocomio per sottoporsi all’intervento chirurgico, ma a causa di complicanze il ricovero si è prolungato per mesi. Una prima volta la giovane è stata dimessa ai primi di dicembre, poi però è tornata di nuovo in ospedale per sottoporsi ad accertamenti. Ha lasciato per la seconda volta l’ospedale il 14 dicembre scorso. Nel corso della stessa notte, però, le sue condizioni di salute sono peggiorate tanto che la donna è stata riportata in ambulanza al policlinico dove, tra le altre cose, è risultata anche positiva al Covid-19. Col trascorrere dei giorni purtroppo le sue condizioni sono ulteriormente peggiorate fino alla morte avvenuta il 14 gennaio nel reparto di rianimazione.