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Foggia, l’omicidio di Tiziana Gentile. Il presunto assassino al figlio: “Sarò un latitante”

Omicidio di Tiziana Gentile nel Foggiano: fermato un uomo di 46 anni. L’uomo sarebbe un conoscente della donna e del suo ex marito. Prima dell’omicidio aveva scritto su Facebook un messaggio al figlio minorenne: “Sarò latitante, sono pericoloso. Vivrò mangiando erba. Difendi le nostre proprietà”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Tiziana Gentile, bracciante agricola di 48 anni, sarebbe stata uccisa a coltellate nella sua abitazione a Orta Nova, in provincia di Foggia.Gli inquirenti avrebbero già un sospettato, un conoscente della vittima di 46 anni circa, Gerardo Tarantino. L'uomo, secondo le prime indiscrezioni, abitava a pochi passi dall'abitazione di Tiziana e si sarebbe presentato spontaneamente presso la Caserma dei Carabinieri. Al momento sembrerebbe essere l'unico sospettato.I carabinieri hanno trovato nella giornata di ieri 26 gennaio 2021 il sospettato nelle vicinanze dell'abitazione della vittima con numerose escoriazioni. Addosso anche del sangue, probabilmente della vittima. La donna avrebbe lottato prima di essere accoltellata.

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A dare l'allarme sono stati proprio i vicini di casa che hanno sentito le urla nell'abitazione nella quale Tiziana viveva con due figli di 17 e 18 anni. Da poco tempo si era separata dal marito, personaggio molto noto in paese per le sue attività nella squadra di calcio locale. Esiste, infatti, un video sulla scena del delitto in cui si sentirebbe gridare da Gerardo proprio il nome dell'ex marito di Tiziana. Non è però ancora chiaro a quante ore prima del delitto risalga.

Il movente del delitto

Per adesso chi indaga mantiene il massimo riserbo sulla vicenda e sulle nuove informazioni raccolte col passare delle ore ma sembrerebbe che il movente sia stato un litigio avvenuto tra Tiziana e la moglie dell'aggressore sul posto di lavoro. Le due, che erano colleghe, avrebbero avuto un banale diverbio per questioni lavorative. La donna era stata ritrovata in casa con una profonda ferita al collo causata, sempre secondo le prime informazioni, da un coltello di campagna. Non è chiaro, al momento, dove fossero i due figli quando è avvenuta l'aggressione e quando i vicini di casa hanno dato l'allarme. L'esistenza di un video registrato presumibilmente poche ore prima dell'omicidio in cui lo stesso Tarantino griderebbe il nome dell'ex marito di Tiziana fa pensare che l'uomo avesse avuto problemi anche con quest'ultimo, con il quale però in passato sembrava avere un'amicizia.

Il messaggio sui social al figlio

Sarebbe anche al vaglio degli inquirenti un messaggio inviato dal presunto assassino al figlio dopo l'omicidio. Il messaggio, riportato dal giornale locale Foggia Città Aperta ,con frasi sconnesse, recita "ora sei il capo, difendi la tua proprietà". Nonostante il post delirante in cui l'uomo aveva detto di voler fuggire, il presunto aggressore si sarebbe costituito presso la Caserma dei Carabinieri, ma anche questa notizia non è confermata. Il presunto aggressore avrebbe un figlio ancora minorenne al quale ha scritto i messaggi facebook. L'avvocato Michele Sodrio ha precisato che Tarantino ha più volte ripetuto ai carabinieri, mentre era in caserma, di non aver scritto lui i messaggi in questione".

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Il silenzio davanti al Pm

L'indagato non avrebbe risposto al pm durante l'interrogatorio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. L'avvocato di Tarantino avrebbe consigliato al cliente di non rispondere ad ulteriori domande viste le prove a carico contro di lui. "Ho visto il decreto di fermo del pm e devo riconoscere che vi sono elementi molto gravi a suo carico – ha dichiarato Michele Sodrio -. Siccome il mio cliente è in stato psicologico devastato ed è sicuramente poco lucido, gli ho consigliato di non rispondere per ora alle domande".

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