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Foggia, i dodici migranti morti pagavano 5 euro per essere accompagnati a lavorare

Sono infatti gli stessi braccianti a pagare il trasporto verso i campi. Drammatico il racconto di Marco Omizzolo, sociologo, che su quei furgoni saliva per studiare il fenomeno nell’Agro Pontino: “I caporali ammassano i lavoratori nei cassoni come bestie per portarne il più possibile. La polizia e le autorità politiche lo sanno, ma non vogliono affrontar il problema”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Quando va bene il viaggio costa 5 euro, per il panino ne servono 3,50 e un euro e 50 per la bottiglietta d’acqua”. Marco Omizzolo, sociologo, responsabile scientifico della coop In Migrazione, enumera le cifre del caporalato. Lo fa all’indomani della strage di Lesina, nel foggiano, dove in un incidente stradale sono morti in 12. Tutti migranti: era in un pullmino che si è schiantato contro un tir. Solo due giorni prima, un altro camioncino si era ribaltato sulla provinciale 105 tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri. A bordo 8 braccianti africani, e a perdere la vita erano stati in 4. Omizzolo su quei furgoni ci è salito fingendosi a sua volta bracciante per studiare i meccanismi del caporalato nell’Agro Pontino, come ha raccontato a Il Fatto Quotidiano. “Ricordo che in uno dei furgoni su cui avevo lavorato, nelle campagne di Latina – prosegue Omizzolo – avevano tolto le due ruote di scorta e nel loro alloggiamento avevano montato una sedia, saldata malamente e legata con del filo di ferro, per ospitare una persona in più”. Del resto, il caporale viene pagato anche dall’azienda: “Se le fornisce 4 persone ha un profitto, se ne porta 8 l’incasso raddoppia”.

Se oggi ne sta parlando, è solo perché ci è scappata la strage – Tragedie simili sono purtroppo non rare. “Noi registriamo continuamente casi di questo tipo – prosegue Omizzolo, che è anche ricercatore dell’Eurispes – morti sul lavoro legati a un sistema fondato sullo sfruttamento e sul caporalato. Si continua a non voler applicare la legge 199/2016 (per il contrasto al caporalato, ndr), non si fanno controlli e c’è una responsabilità politica enorme di chi fa retorica elettorale sulle migrazioni, vuole cancellare la legge 199 e non decide di affrontare seriamente il problema”.

I braccianti esposti al rischio di sfruttamento in Italia – Sono oltre 430mila i lavoratori agricoli esposti, in Italia, al rischio di un ingaggio irregolare e sotto caporale; di questi più di 132mila vivono in condizione di grave vulnerabilità sociale e di forte sofferenza occupazionale. Solo in agricoltura il tasso di irregolarità dei rapporti di lavoro è pari al 39%. Un vero e proprio affare, quello del lavoro irregolare e del caporalato agricolo, pari a 4,8 miliardi di euro. Questo il quadro che emerge dal Rapporto Agromafie e Caporalato condotto per il quarto anno consecutivo dall'Osservatorio Placido Rizzotto Flai Cgil.

Salvini convoca il comitato per la sicurezza – Oggi il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, presiederà a Foggia il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica anche e soprattutto per fare il punto sulla strage nel Foggiano . La riunione, alla quale parteciperanno i rappresentanti delle autorità locali, è stata indetta allo scopo di “mettere a punto misure contro il caporalato”. "La legge sul caporalato" – voluta e sottoscritta dal precedente governo – "va confermata, non va assolutamente abolita, ma vanno rafforzati i controlli, va rafforzata tutta la squadra dell'ispettorato del lavoro. E' vero che manca personale, ma molto spesso ritengo non vi siano controlli efficaci e bisognerà dare responsabilità a chi ricopre determinati ruoli: ne va della vita delle persone". Lo ha detto a Radio Anch'io il ministro per il Sud, Barbara Lezzi.

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