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Flavio e Gianluca morti per droga a Terni

Flavio e Gianluca morti a Terni, il procuratore rivela: “Anche altri minori da quel pusher”

Il dramma di Flavio e Gianluca, i due adolescenti morti nelle loro case a Terni dopo una serata trascorsa insieme. Il pusher fermato ha ammesso di aver ceduto loro metadone. Il procuratore Alberto Liquori: “Mi ha stupito e sconvolto la naturalezza con la quale parlano di droga”, ha detto facendo riferimento agli amici delle due vittime.
A cura di Susanna Picone
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“Mi ha stupito e sconvolto la naturalezza con la quale parlano di droga, la dimestichezza nello spiegare come cambia il colore della sostanza da violaceo se viene utilizzata la codeina, un sedativo antidolorifico, a biancastro se c’è solo il metadone. Io stesso, addetto ai lavori, sono rimasto esterrefatto dal loro patrimonio di conoscenze, dalle informazioni tecniche che avevano. Si capiva che per loro noi siamo profondamente diversi: non si rendevano conto dell’importanza delle loro dichiarazioni, della gravità di aver già comprato droga, dando per scontato che quella sostanza provoca sollievo e non è così nociva. Insomma, come a dire: va bene, l’abbiamo comprata da lui, che male c’è? Noi siamo avanti, siete voi che non capite”: parla così ammettendo di essere impressionato il procuratore di Terni Alberto Liquori, facendo riferimento all’atteggiamento avuto dagli amici di Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi, i due adolescenti morti a Terni dopo una serata trascorsa insieme. Al Corriere della Sera il procuratore ha rivelato che, insomma, i due ragazzi trovati morti nei loro letti non erano gli unici a essersi rivolti al pusher.

Il pusher fermato ha ammesso di aver venduto metadone agli adolescenti

Pusher che ha ammesso davanti al gip di avere ceduto per 15 euro mezza boccetta di metadone con acqua ai due ragazzi poi morti. L'uomo, di 41 anni, è stato sottoposto a fermo con l'accusa di morte come conseguenza di altro delitto. Secondo la ricostruzione fornita nell'interrogatorio che si è svolto nel carcere di Terni, Flavio e Gianluca avrebbero assunto insieme il metadone. Lo avrebbero fatto in un parco vicino a casa di uno dei due. E non sarebbe stata la prima volta che l'uomo cedeva metadone ai ragazzi. Si aspettano ora i risultati dei test tossicologici e dell’autopsia sui corpi dei due giovani.

Il procuratore: "Tragedia che mi ha segnato nel profondo"

“La verità è che i ragazzi non hanno colpa, siamo noi ad aver preparato per loro una società fatta in questo modo. È come quando accusiamo sempre e solo gli extracomunitari di spacciare, la realtà è che diamo la colpa agli altri, quando invece siamo noi. Anche laddove ci sia una componente extracomunitaria siamo comunque noi che tolleriamo. Sul web poi i ragazzi trovano di tutto, non faccio la morale, intendiamoci, ma in trent’anni ne ho viste tante, questa tragedia però mi ha segnato nel profondo”, ha ammesso ancora Liquori, che si è detto pronto a promuovere iniziative per far capire ai ragazzi quanto sia pericolosa la droga. Il procuratore ha annunciato che, d’accordo con la Prefettura, verranno identificate tutte le persone oltre i 20 anni che non hanno titolo a stazionare fuori dalle scuole. Il procuratore di Terni ha rivolto un pensiero anche ai genitori di Flavio e Gianluca: “Vorrei  abbracciarli, vorrei dire loro che potevamo fare meglio. Spero solo sia di conforto il fatto che abbiamo bloccato subito questo signore, affinché non continui uno stillicidio di morte al minuto. In quel quartiere lui non ci sarà più. Speriamo che non arrivi qualcun altro”. I due ragazzi erano “amici per la pelle, inseparabili”, hanno raccontano i loro familiari.

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