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Firenze, bloccò la linea Alta Velocità: arrestato con l’accusa di terrorismo

L’indagato è accusato di aver attentato l’8 agosto scorso alla sicurezza della linea ad Alta Velocità sulla tratta Firenze-Bologna, danneggiando un quadro elettrico, un piezometro e il relativo modem per la trasmissione dati, strumenti necessari per il monitoraggio dell’infrastruttura ferroviaria.
A cura di Davide Falcioni
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La tragica vicenda avvenuta giovedì, su un treno Frecciarossa diretto a Roma. Dalla denuncia dei passeggeri risulta che un 56enne si è sentito male subito dopo la partenza del treno che però si è fermato solo dopo 40 minuti. L’uomo è morto in ambulanza.

Gli agenti della Digos di Firenze hanno eseguito un'ordinanza cautelare agli arresti domiciliari – con applicazione di braccialetto elettronico – nei confronti di un uomo accusato di aver attentato l'8 agosto scorso alla sicurezza della linea ad Alta Velocità sulla tratta Firenze-Bologna, danneggiando un quadro elettrico, un piezometro e il relativo modem per la trasmissione dati, strumenti necessari per il monitoraggio dell'infrastruttura ferroviaria. La sua azione causò l'interruzione della linea. Contestato anche l'ipotesi di rimozione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Il gip ha riconosciuto l'aggravante della finalità di terrorismo.

Il destinatario dell'ordinanza, si legge in una nota della Procura, "risulta già attinto da custodia cautelare ed è attualmente soggetto a processo per altri sei episodi analoghi, per cui è stato arrestato il 25 gennaio 2022, commessi nei pressi della galleria Scheggianico". È la stessa struttura interessata dall'azione dell'8 agosto. Per l'azione dell'estate scorsa, l'indagato è stato ritenuto "l'autore o, comunque, l'ispiratore" dell'iniziativa, avvenuta nel territorio di Firenzuola (Firenze). Chi agì "disalimentò con strappo dei cavi le due telecamere di videosorveglianza che monitorano il piazzale dove è ubicata la cabina Qmt 16 e il posto di esodo, impedendo di visionare la galleria e il relativo soccorso di eventuali passeggeri".

In quella circostanza la circolazione ferroviaria era stata interrotta per controlli delle forze dell'ordine tra le località di Idice e San Pellegrino. Gli agenti della polizia ferroviaria avevano in particolare ispezionato l'interno della galleria ‘Firenzuola', e i necessari controlli fecero registrare ritardi, forti rallentamenti e cancellazioni. L'allarme era stato lanciato poco dopo le 19 nella galleria compresa fra Idice e San Pellegrino, e che quindi è in zona di confine fra Toscana ed Emilia-Romagna, dal macchinista di un treno in transito aveva notato delle persone nel tunnel.

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