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Ferrara, rider cade durante una consegna, è in coma. La fidanzata: “Da azienda nessuna assistenza”

Un fattorino di 23 anni di origine pakistana martedì scorso è caduto mentre effettuava una consegna a Ferrara, urtando violentemente l’addome contro il manubrio della bici e procurandosi una lacerazione all’intestino. Ora è in coma farmacologico. La fidanzata: “Dalla società per cui lavorava non abbiamo ricevuto alcuna risposta né assistenza umana”.
A cura di Davide Falcioni
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Un rider di 23 anni di origine pakistana è rimasto vittima martedì scorso di un grave incidente mentre faceva una consegna a Ferrara: erano circa le 14 e 30 e il fattorino si trovava in via Copparo quando è caduto ed ha urtato violentemente con l'addome contro il manubrio della bicicletta. L'impatto è stato molto forte ma dopo essere stato accompagnato in ospedale da un'ambulanza e visitato dai sanitari del pronto soccorso è stato dimesso con l'indicazione di assumere antidolorifici in caso di bisogno. Le condizioni del giovane si sono però inaspettatamente aggravate durante la notte e la fidanzata Anna, dopo aver allertato la guardia medica, ha nuovamente richiesto l'intervento di un'ambulanza: arrivato alle 6 del mattino all'ospedale di Cona gli è stata diagnosticata una lacerazione intestinale che ha richiesto un intervento chirurgico d'urgenza. Ora, come racconta il quotidiano Estense, il 23enne si trova in rianimazione: è in coma farmacologico in condizioni critiche.

La compagna del 23enne ha tentato di contattare la società di food delivery per cui il rider stava facendo una consegna il giorno dell'incidente. “Ma non c’è stata alcuna risposta né assistenza umana – dice la ragazza -. Alla mail hanno risposto con un messaggio automatico dicendo che quell’indirizzo è utilizzabile solo per gli ordini. Al telefono ci ha risposto un call center dalla Romania per dire che non è possibile aprire una pratica per infortunio senza il numero identificativo, che lui conserva nell’app del cellulare, in ospedale. Non ci è rimasto che contattare noi l’Inail. Mi sembra impossibile. Lui lavora per loro da almeno tre anni e fa tante consegne…".

Lunedì scorso il primo contratto di lavoro subordinato per i rider di Just Eat

Proprio lunedì scorso, il 29 marzo, i rappresentanti di JustEatTAKEAWAY.com Express Italy Srl e i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil hanno firmato oggi uno storico accordo per il primo contratto di lavoro subordinato di cui potranno beneficiare dei rider: i lavoratori Just Eat avranno, oltre a uno stipendio minimo, TFR, previdenza, integrazione salariale in caso di malattia, infortunio, maternità/paternità, ferie, orario di lavoro minimo garantito diritti sindacali e molto altro. Il fattorino ferrarese in coma da mercoledì mattina non lavorava con Just Eat. Yiftalem Parigi, sindacalista della Cgil, aveva commentato: "Ognuno di noi  d'ora in avanti guadagnerà almeno 9,70 euro ogni ora (comprensivo di TFR, tredicesima, quattordicesima, ferie) più indennità di 0,25 a consegna; dopo due anni la paga passerà 11,70€ all'ora più indennità di 0,25 a consegna. L'accordo con Justeat fa ottenere a noi riders una paga all'ora piena, verranno retribuiti i tempi di consegna e pure i tempi di attesa tra una consegna e l'altra".

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