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Ferrara, no vax morto dopo le cure di Ippocrateorg: prendeva vermifughi ‘prescritti’ da Google

L’uomo, un sessantottenne centese, si curava a casa seguendo il “dottor Google”. Su internet entrato in contatto con Ippocrateorg, la rete di persone e sanitari che sostengono di poter trovare risposte alla malattia con cure domiciliari. Uno di loro, un medico reggiano, lo avrebbe seguito. La procura di Ferrara ora vuole vederci chiaro.
A cura di Biagio Chiariello
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Si era affidato alle cure di un medico legato a Ippocrateorg. Mauro Gallerani, il 68enne morto all’ospedale Sant’Anna di Ferrara dopo un mese di ricovero, si era affidato alle cure legate all'associazione Ippocrateorg, la stessa protagonista del convegno in Senato sulle cure domiciliari che ha scatenato nelle scorse settimane una bufera politica. Un peggioramento improvviso della grave infezione da Covid, contro cui non era vaccinato, ne ha causato il decesso. Pare che a consigliarlo fosse stato un medico reggiano sul quale, pur non essendo formalmente indagato, sono in corso tutti gli accertamenti del caso.

La procura locale ha aperto un'indagine – al momento contro ignoti – per omissione di soccorso e decesso per colpa medica. L'obiettivo è capire pubblico se il medico abbia in qualche modo persuaso o dissuaso il paziente dal recarsi in ospedale, una volta venuto a conoscenza – online – dei livelli critici di saturazione di ossigeno nel sangue dell'uomo. Pare che tra le sostanze assunte vi fossero anche dei vermifughi che il 68enne si sarebbe autoprescritto, come riporta il Corriere della Sera. L’uomo era un convinto no vax, a tal punto da portarlo a rifiutare le cure ospedaliera. Solamente il 3 settembre, dietro consiglio di un'amica, avrebbe deciso di recarsi in ospedale quando però era già troppo tardi.

Nel frattempo sul sito di Ippocrateorg è apparso un avviso che comunica agli utenti la sospensione del servizio di assistenza "per cause indipendenti dalla nostra volontà". Sotto l’avviso, compare una raccomandazione: "In caso di saturazione minore di 94-95 o comunque in diminuzione, difficoltà respiratorie, affanno anche a modesti sforzi, non dovete attendere di rivolgervi a noi e non dovete attendere di essere contattati ma dovete ottenere visita ed eventuale ricovero, contattando" il 118 o andando al pronto soccorso.

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