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Covid 19

Fase 2, dove si potrà andare al mare dal 4 maggio

Da domani, 4 maggio, inizia la Fase 2. Le Regioni si stanno organizzando per garantire la sicurezza in spiaggia e permettere di respirare finalmente la brezza marina. Lo diciamo subito: fare il bagno sarà possibile, in quanto il virus non sopravvive in acqua. Ma ci saranno molte differenze tra i vari territori.
A cura di Biagio Chiariello
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È una delle domande più frequenti di questo periodo: sarà possibile andare al mare dal 4 maggio? Diciamo subito che le misure di restrizioni per contenere la pandemia Covid 19 renderanno del tutto differente la bella stagione e tutto verrà pensato anche in base alle caratteristiche territoriali e alla tipologia delle spiagge e delle acque del Belpaese, regione per regione. Ma su un punto il Governo è stato chiaro: “L’accesso del pubblico a i parchi, alle ville e ai giardini pubblici è consentito, condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza di un metro. Non possono essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini che restano chiuse”.

Come bisognerà comportarsi al mare

Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, pare certa la distanza tra ombrelloni, ma si parla anche di spostamenti limitati per chi ha più di 70 anni e per i giovani, con limite di gruppi di tre persone. Sul possibile utilizzo delle mascherine in spiaggia ha parlato l’infettivologo del Policlinico Gemelli di Roma, Roberto Cauda: “Credo proprio di no; un conto è se stai in un luogo chiuso ma all’aperto, in una situazione come quella della spiaggia, la possibilità teorica che il virus possa rimanere nell’ambiente è molto più ridotta. Certo, dovremo mantenere le distanze“. Invece per quanto la possibilità di fare il bagno, è intervenuta Patrizia Bagnarelli, virologa dell’ospedale Torrette di Ancona: “Sarà consentito, in quanto il virus non sopravvive in acqua“.

Fase 2, dove si può fare il bagno dal 4 maggio

Ogni regione avrà delle proprie regole da rispettare per la sicurezza di tutti, anche se sotto il sole. Per quanto riguarda la gestione dei lidi, è abbastanza netto e generale il rifiuto al plexiglas.

In Veneto, sulle spiagge, ci si è già organizzati con postazioni di 50 metri quadrati a mo’ di casetta. Negli stabilimenti ci saranno percorsi dedicati, sanificazione, divieto di stazionamento. Sarà possibile prenotare il proprio ombrellone da internet e dal proprio telefonino.

Nelle Marche porte aperte alla tintarella dal 29 maggio ma no alle feste in spiaggia, sfide a biliardino e a beach volley. Le distanze saranno di 5 metri tra le file e a 4,50 tra gli ombrelloni. Addio al bagno in compagnia, alle cene sotto i gazebo, alle passeggiate notturne sulla battigia.

Non è ancora stata stabilita una data di riapertura in Emilia Romagna, ma sono in molti a essere già pronti alle riaperture, assicurando distanziamento sociale e costante sanificazione degli ambienti.

Anche la Sicilia torna a vivere il mare: da domani apre alle attività sportive in forma individuale, alla navigazione a vela individuale, alla consegna delle imbarcazioni e alle attività di manutenzione a bordo da parte degli armatori. Saranno possibili i trasferimenti nelle case estive. E per portare i bimbi nei parchi di Palermo dal 4 maggio ci si prenota online sul sito del Comune: 4 fasce orarie, turni di un’ora e mezza per gruppi composti massimo da 5 persone, 2 adulti e 3 bambini.

Invece in Calabria chi ha una casa al mare potrà muoversi senza incorrere in sanzioni. Chi ha una barca, per il momento potrà invece salirci solo per la manutenzione.

Discorso analogo per la Puglia, dove potranno riprendere le attività di manutenzione e riparazione delle imbarcazioni da diporto, ma sarà possibile la pesca amatoriale e ricreativa. In Salento non è escluso che si possa far sottoporre a tampone i vacanzieri. Il governatore Michele Emiliano spiega: “Abbiamo bisogno che le aziende balneari ci aiutino a fare controlli, a fare distanziamento e a gestire anche i tratti di spiaggia libera”.

In Campania fino al 10 maggio è vietato andare nelle tre principali isole (Capri, Ischia, Procida). Sulla costiera amalfitana si sta pensando di contingentare gli ingressi nelle spiagge affidando ai vigili i controlli sui tratti liberi.

Nel Lazio nei lidi pubblici e negli stabilimenti privati i posti sulla spiaggia saranno limitati: sarà esposto un cartello con il numero dei posti disponibili e segnaletica per indicare i comportamenti da adottare. La Regione invita i gestori "a prediligere l’accesso con prenotazione".

La Sardegna da domani 4 maggio consente di andare a correre e pescare, ma le spiagge restano chiuse. Una data per la riapertura non c'è ancora. Ad ogni modo, per quando avverrà, sulle spiagge libere dovrebbe esserci un numero “chiuso” mentre i controlli saranno effettuati con i droni e i vigili tra i bagnanti.

L'Abruzzo riapre le spiagge e il lungomare ma al momento solo per le passeggiate.

Per la Regione Liguria, si è espresso il governatore Giovanni Toti: “L’accesso alle spiagge libere durante l’estate è un problema di cui stiamo dibattendo proprio in queste ore. Non sarà facile, occorrerà certamente mettere degli steward, delle persone che controllino gli accessi. Mi immagino di poter far andare anche i turisti nelle spiagge liguri magari non nelle prossime settimane ma a partire da giugno. Le spiagge le ritengo una delle preoccupazioni minori: siamo all’aria aperta, sono ventilate, la sabbia e l’acqua del mare sono germicidi potenti, i raggi del sole sono un disinfettante”.

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