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Esplosione falò San Giuseppe Taranto, 7 feriti: forse anche bombola a gas tra la legna data alle fiamme

Sono 7 le persone rimaste ferite in seguito all’esplosione del falò abusivo di San Giuseppe nel rione Tamburi di Taranto: tra le ipotesi degli inquirenti, la presenza di una bombola a gas insieme alla catasta di legna e cianfrusaglie varie date alle fiamme. Tre le persone denunciate.
A cura di Ida Artiaco
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Potrebbe esserci stata anche una bombola a gas nella catasta di legna e cianfrusaglie varie date alle fiamme per il falò di San Giuseppe organizzato nel rione Tamburi a Taranto ieri sera, in via Deledda. Sarebbe questa una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti che stanno indagando per capire a cosa sia dovuta l'esplosione verificatasi nelle scorse ore e che ha provocato il ferimento di 7 persone, tra cui uno in gravi condizioni e tre minorenni.

È quanto riporta il Quotidiano di Puglia. La Polizia ha intanto denunciato tre persone (di cui un minore) ritenute presunte responsabili del reato di incendio doloso a seguito dell'esplosione del falò non autorizzato di ieri sera.

Gli agenti della Squadra Mobile, da un esame delle immagini del momento dell'esplosione e delle fasi della preparazione del rogo, diffuse sui social, hanno raccolto elementi utili alla ricostruzione dei fatti e li hanno riferiti alla Procura della Repubblica di Taranto e a quella dei Minori. Un uomo avrebbe versato sulla catasta di legna già a forma di piramide, del liquido, presumibilmente infiammabile, facendo ricorso ad una scala su cui era salito per far sì che il materiale da ardere si impregnasse.

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Dopo alcuni minuti, un giovane, munito di un bastone alla cui estremità era fissata una stoppa, anch'essa imbevuta di liquido infiammabile, avrebbe chiesto ad un'altra persona che era vicino al falò  di dar fuoco allo straccio. Quest'ultimo, appena posato sul cumulo di legna, ha provocato una forte deflagrazione, seguita da tanto fumo e dal volo di schegge del materiale bruciato che hanno colpito molti dei presenti.

Tra i feriti, ci sarebbe anche una bambina che, secondo fonti dell'Asl, è stata medicata con alcuni punti di sutura. In più ci sono altri feriti lievi a causa delle schegge, che si sono presentati da soli in ospedale per farsi medicare. Non si esclude anche l'eventuale presenza di altre persone che, pur senza farsi refertare, hanno riportato lievi lesioni.

Inoltre, si sarebbero verificati anche momenti di tensione per la presenza di parenti che affollavano i punti di accesso al pronto soccorso dell'ospedale e per i quali si è reso necessario l'intervento di pattuglie di polizia e carabinieri. Numerose sono state le auto danneggiate ed i vetri degli immobili vicini infranti.

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Dai numerosi video finiti in rete si vede chiaramente l'esplosione del falò abusivo realizzato in occasione della festività di San Giuseppe, preceduta da un forte boato. Secondo le prime ricostruzioni, la causa del botto sarebbe stata una tanica di benzina lasciata troppo vicino alle fiamme. A dare maggiore potenza all'esplosione ci sarebbe poi stata anche la bombola di gas che sarebbe stata utilizzata insieme alla legna proprio all'interno del falò.

Sempre a Taranto erano state anche smantellate delle cataste di legno: oltre 50 tonnellate di legname erano state portate via da varie aree periferiche della città dalla Polizia locale e dall'Amiu, l'azienda comunale per l'igiene urbana, come ha confermato al Tgr l'assessore all'Assetto del Territorio di Taranto Cosimo Ciracì. Ma evidentemente qualcuno è riuscito a ricostruirle.

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