715 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

E’ sempre colpa della donna, perfino quando muore

Le vittime in Italia sono 35 nei primi mesi del 2013. Eppure, prima degli omicidi, ci sono denunce che arrivano a sentenza dopo ben 6 anni e che solo nel 20% dei casi condannano lo stalker all’allontanamento o all’isolamento. Persiste quel pregiudizio secondo cui, in fondo, è sempre colpa della donna.
A cura di Antonio Menna
715 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Sono già 35 le donne uccise nel 2013 in Italia. Spesso sono giovanissime. Ragazze ammazzate per lo più da uomini che non accettano il rifiuto. Il delitto è spesso anticipato da una lunga persecuzione. Il 15 % di questi assassini è stato in precedenza denunciato per stalking. Tre donne su 10 ritirano, poi, la denuncia. Per stanchezza, vergogna, per chiudere quella guerra sfiancante. Meno del 20 % dei denunciati per stalking vengono allontanati o isolati. Ci vogliono almeno 6 anni per vedere uno stalker condannato, e quasi mai finisce in galera. Quando ci scappa il delitto tutti aprono gli occhi all’improvviso. Quel gesto, però, è tutt’altro che un raptus. Si compie in un attimo ma si forma nei mesi. Se ascoltassimo la donna perseguitata, e isolassimo l’uomo violento, potremmo salvare molte vite. Invece lo stalker gode sempre di grandi, sorprendenti, complicità. Compiacenze, ammiccamenti, minimizzazioni. La colpa, in fondo, dalle nostre parti, è sempre della donna. Perfino quando muore.

715 CONDIVISIONI
Immagine
Antonio Menna, giornalista, scrittore autore tra gli altri del libro "Se Steve Jobs fosse nato a Napoli".
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views