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È morta Alessia, solo pochi giorni fa si era laureata in Lingue nonostante avesse perso la parola

Alessia Genovese era affetta da una rarissima forma di distrofia muscolare fin da bambina e nonostante avesse perso l’uso dalla parola qualche settimana fa si era laureata. A 25 anni il suo cuore ha smesso di battere in un letto del Cto di Torino. Ad incoraggiarla negli studi era stato Alberto Angela. Domani i funerali.
A cura di Susanna Picone
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Il suo cuore ha smesso di battere pochi giorni dopo aver esaudito il suo sogno, quello di raggiungere la laurea nonostante la sua grave malattia. È morta al Cto di Torino Alessia Genovese, 25 anni, che nonostante tutto non si era mai arresa. Affetta da una rarissima forma di distrofia muscolare fin da bambina, Alessia si è iscritta all’università e ha studiato Lingue e anche grazie anche al sostegno di Alberto Angela il 7 giugno scorso era diventata dottoressa, nonostante la malattia le avesse tolto l’uso della parola. “Alessia era un’anima pura – le parole della mamma Patrizia riportate dal Corriere della Sera -. Dolce, sensibile. Ho il cuore strapazzato, affranto, stretto in una morsa atroce di dolore inconsolabile. Saluteremo la dolce, preziosa, meravigliosa Alessia, la nostra Alessiuccia, martedì alle 11:30 nel duomo di Torino”. "Purtroppo è andata in grave scompenso cardiaco e in setticemia e dopo 15 mesi di ospedalizzazione non ce l’ha fatta. È mancata attorniata dai suoi cari", le parole di Maurizio Beatrici, direttore neuroriabilitazione delle Molinette di Torino.

La storia di Alessia, dalla malattia al sogno della laurea

Alessia aveva quasi completato il suo percorso universitario quando la sua malattia si è aggravata. “È stata convocata per il trapianto l’8 aprile 2020 – aveva raccontato la mamma – perché il suo cuore era molto compromesso anche se la cardiopatia è emersa nel 2017”. La laurea era poi diventata la sua priorità, nonostante la perdita della capacità di parlare. "Alessia, prima dell’intervento di trapianto – raccontava la mamma – nonostante le sue problematiche motorie derivate dalla distrofia, ha portato avanti con grande dignità la sua carriera scolastica. Era una ragazza intelligente, che parlava perfettamente lo spagnolo e l’inglese e in modo ottimo anche il portoghese. Al classico aveva studiato latino e greco e ha un animo molto sensibile, interessato alla vita spirituale anche perché i problemi fisici le hanno limitato la vita. Ha anche fatto dei viaggi, sempre con la mia angoscia di fondo. Era giusto che vivesse delle esperienze come se avesse una vita normale, è stata in Spagna Danimarca Germania e Portogallo”. Alberto Angela le aveva inviato un videomessaggio: "So che non è un momento facile per te – le diceva nel suo video di incoraggiamento – e quindi ti chiedo di metterci tutta la forza e tutta la grinta che si vede nel sorriso che avevi quando ci siamo fatti la foto insieme. Io ti penso”.

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