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Perde la parola a causa della distrofia muscolare: Alessia si laurea in Lingue dall’ospedale di Torino

Alessia si è laureata in Lingue dal suo letto di ospedale dopo una serie di difficoltà dovute alla distrofia muscolare. La ragazza è ricoverata da più di un anno e ha subito una tromboembalia cerebrale che le ha tolto l’uso della parola. Nonostante tutto, è riuscita a discutere la sua tesi dalla stanza dell’ospedale Molinette di Torino, ottenendo un punteggio di 98/110.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Si è laureata in Lingue dal suo letto di ospedale, dove si trova da un anno e mezzo. Alessia ha 25 anni ed è affetta da distrofia muscolare da quando era bambina. Per un grave scompenso al cuore era stata ricoverata per un trapianto presso l'ospedale Molinette di Torino. Così giovane ha dovuto affrontare diverse complicanze tra insufficienza renale, sindrome di Gilbert e difficoltà a trovare un farmaco antirigetto efficace per il trapianto subito. In ultimo, ha dovuto superare anche una tromboembolia cerebrale con tetraparesi ed afasia. La giovane ha affrontato un anno di cardiorianimazione in cui le forze per continuare il suo percorso sembravano essere venute meno. Nonostante tutto, però, ha sempre coltivato il sogno di laurearsi in Lingue. Alla fine, neanche l'impossibilità di usare la paroladovuta alla distrofia l'ha fermata: ha desiderato con tutto il cuore la sua pergamena e tra tante difficoltà  Alessia ce l'ha fatta. Dottoressa in lettere all'Università di Torino con un punteggio di 98/110.

Sono stati diversi i momenti di sconforto nel percorso di Alessia. In un momento di particolare frustrazione, sua madre aveva contattato Alberto Angela, divulgatore scientifico da lei molto amato. Proprio lui le aveva inviato un video nel quale la invitava a superare quel momento buio. Al messaggio ha allegato una copia del suo ultimo libro che Alessia ha tenuto accanto per tutto il periodo degli studi in ospedale. E nonostante tutto, Alessia ha discusso finalmente la sua collegata dalla sua stanza con accanto familiari, medici e infermieri. Per la discussione si è avvalsa dell'aiuto di un iPad che le ha permesso di comunicare. Ad applaudirla dopo la proclamazione, parenti e medici che le hanno dedicato un lungo applauso nella corsia del reparto. Un momento di festa nonostante il futuro per Alessia sia sempre incerto. Il conseguimento della laurea rappresenta però una spinta ad andare avanti. Più volte i familiari hanno pensato che per quella 25enne fortissima non vi fosse più nulla da fare: dopo il danno al cervello, i medici credevano che per la giovane non vi fossero speranze. Poco dopo però i dottori hanno scoperto che Alessia aveva sviluppato l'ipocorticosurrenalismo, curabile con la somministrazione di cortisone. In questo modo la 25enne ha ripreso l'iter rieducativo neuromotorio logopedico e cognitivo. Con fatica ma grande forza di volontà, è riuscita a completare gli studi che tanto amava.

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