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Dona un rene al marito, dopo 5 mesi lui vince una medaglia d’oro di sci: la storia di Giulia e Paolo

L’intervento alle Molinette a Torino: cinque mesi dopo il trapianto del rene che gli ha donato la moglie, un 49enne di Cuneo ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di sci dei trapiantati.
A cura di Susanna Picone
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È una storia di generosità e di tanta forza quella che vede protagonisti marito e moglie, lui si chiama Paolo e lei Giulia. Lei ha donato un rene a lui, affetto da una malattia che si trascinava da tempo e che richiedeva un trapianto, e dopo soli cinque mesi dall’intervento l’uomo ha vinto la medaglia d'oro ai Mondiali di sci dei trapiantati, a Bormio.

Il trapianto di rene a Torino: marito e moglie sono stati ricoverati presso l'unità semintensiva della Nefrologia Dialisi e Trapianti delle Molinette, diretta dal professor Luigi Biancone. L'intervento è stato eseguito dalle équipes di chirurghi vascolari e urologi dello stesso ospedale, guidate rispettivamente dal dottor Aldo Verri e dal professor Paolo Gontero.

E il paziente che aveva bisogno di un nuovo rene, un ingegnere edile della provincia di Cuneo di 49 anni con un passato da sportivo agonista di sci, non solo ha recuperato benissimo dopo il trapianto, ma è tornato a esercitare il suo sport preferito.

I medici hanno dato l’ok all’intervento dopo un attento periodo di analisi ed esami sia sul ricevente sia sulla donatrice, nonostante la differenza di gruppo sanguigno. E appunto, non solo il trapianto è riuscito, ma dopo soli cinque mesi il paziente ha partecipato ai Mondiali per trapiantati di Bormio, vincendo la medaglia d'oro nello slalom gigante.

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"La potenza del trapianto renale, soprattutto quando avviene da donatore vivente, continua a sorprenderci. – le parole del professor Biancone dopo il caso di Paolo – In breve tempo può cancellare anni di malattia e sofferenza, come dimostra chiaramente questo caso. Tutto ciò è reso possibile dalla generosità dei donatori, grazie ai quali si possono salvare numerose vite".

L'intero ospedale ha contribuito al successo del trapianto, dalle attività dei laboratori alle numerose unità di sangue garantite dai donatori della Banca del sangue (diretta dal dottor Marco Lorenzi) e ai servizi di radiologia.

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