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Doccia in giardino finisce su Street View: 56enne di Gallipoli denuncia Google e chiede 80mila euro

Un 56enne di Gallipoli fa causa a Google chiedendo 80mila euro: Street View lo avrebbe ritratto mentre faceva la doccia in giardino. L’uomo denuncia danni all’immagine. Google nega tutto. Il caso è al Tribunale di Lecce, nuova udienza il 2 ottobre.
A cura di Davide Falcioni
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Un caso giudiziario tanto insolito quanto delicato sta vedendo protagonista un uomo di 56 anni residente a Gallipoli, che ha citato in giudizio Google accusando la piattaforma Street View di averlo ritratto in una situazione di estremo imbarazzo. Secondo l’accusa, l’uomo sarebbe stato fotografato "in abiti succinti e nel mentre era intento a fare la doccia all’interno del cortile della propria abitazione", immagini poi pubblicate online e visibili per un lungo periodo.

Difeso dall’avvocato Vincenzo De Vittorio, il 56enne ha chiesto un risarcimento di 80mila euro (poi ridotto progressivamente fino a 38mila), sostenendo di essere stato deriso e additato a causa della diffusione delle fotografie. "In tutti i fotogrammi il proprio viso non appariva sfocato e la propria persona era ben riconoscibile e chiara", si legge negli atti depositati in Tribunale. La causa è ora all'esame del giudice della prima sezione civile di Lecce, Alessandra Cesi, che tornerà a pronunciarsi il prossimo 2 ottobre.

Prima dell’azione legale, l’uomo avrebbe inviato diffide sia a Google Italy sia alla sede statunitense del colosso, oltre a rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali. Tuttavia, secondo le memorie presentate, "nonostante le segnalazioni effettuate e le relative contestazioni, le riproduzioni fotografiche non sono state rimosse nell’immediato e sono rimaste presenti sul sito per lungo tempo". Anche il tentativo di offuscamento successivo sarebbe stato, secondo l’uomo, del tutto inefficace: "La lieve sfocatura effettuata in tempi successivi" non avrebbe risolto il problema. A sostegno della propria posizione, è stata presentata anche una perizia tecnica secondo cui l’area ripresa non sarebbe una strada pubblica ma interna al complesso residenziale.

Google, dal canto suo, ha respinto tutte le accuse. I legali della multinazionale – Marco Berliri, Massimiliano Masnada, Michele Traversa, Ambra Pacitti e Giacomo Bertelli – hanno negato la validità degli screenshot presentati, sottolineando come oggi "nessuna delle immagini contestate sarebbe presente su Google". Inoltre, Google Italy si è dichiarata estranea alla questione, precisando di occuparsi solo della vendita di spazi pubblicitari, posizione però contestata dalla difesa del cittadino pugliese.

Secondo i legali della società di Mountain View, l’uomo sarebbe stato "fuori dal cancello di casa sua e sulla pubblica strada mentre indossava un costume da bagno" e, soprattutto, "il soggetto ripreso risulta distante e i lineamenti facciali sono talmente irriconoscibili da rendere impossibile l'identificazione di qualsivoglia individuo, anche utilizzando lo zoom dell'immagine". La società ha inoltre osservato: "Risulta poco credibile credere che in una località di mare come quella di Gallipoli, durante la stagione estiva, una persona possa essere derisa e schernita per essere uscita in strada indossando un costume da bagno".

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