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Disabile dopo incidente sugli sci, Luca muore a 49 anni. La compagna: “Mi licenziai per stare con lui”

La storia di Luca, che dal 1999 non poteva più camminare e parlare a causa di un incidente sugli sci in Alta Badia. Ieri il decesso, al suo fianco sempre la compagna Michela, che si è licenziata per stargli vicino: “Quando c’è un amore vero e sincero, tutto si affronta meglio”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Facebook.
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È morto a 49 anni Luca Romanin, da 26 disabile a seguito di un incidente sugli sci. All'epoca – era il 1999 -, a seguito di una terribile caduta mentre sciava in Alta Badia, è stato costretto a vivere sulla sedia a rotelle ed è diventato incapace di parlare. Poi, le sue condizioni si sono progressivamente aggravate, fino al decesso, verificatosi ieri.

A raccontare la sua storia è stato il quotidiano Il Gazzettino. Al suo fianco, sempre la compagna Michela Florean: "Ci eravamo sentiti poco prima dell’incidente. Era stato lo sport ad avvicinarci. Io lavoravo in un negozio sportivo a Caorle e giocavo a basket, da lì è nata la nostra storia. Oramai stavamo insieme da cinque anni, eravamo giovanissimi, cercavamo casa. Quella telefonata è stata l’ultima prima dello schianto", ha raccontato. Da allora, infatti, lei ha lasciato il suo lavoro per dedicarsi completamente a Luca, con il quale ha vissuto in un appartamento ricavato all’interno dell’abitazione dei genitori di Luca. Subito dopo l'incidente, il ragazzo venne ricoverato in ospedali a Bolzano e Udine per due anni, poi tornò a casa.

"Sono stati anni impegnativi – ha continuato Michela -. E, non lo nego, duri. Ma quando c’è un amore vero e sincero, tutto si affronta meglio". Nel corso del tempo le condizioni dell'uomo sono via via peggiorate. Negli ultimi anni si muoveva con degli ausili, aveva bisogno di aiuto continuo. Ma Michela era sempre con lui. Luca era originario di Concordia Sagittaria, e domani la sua città si fermerà per l’ultimo saluto nella Cattedrale di Santo Stefano. La sua scomparsa è stata accompagnata dal cordoglio di familiari, amici e tutta la comunità, che ha seguito da vicino questa storia di forza, crescita e resistenza nel tempo.

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