Davide travolto da un agente ubriaco, la fidanzata la prima a trovarlo: “Si è stesa accanto a lui”

Davide Pavan, 17 anni, stava tornando a casa a bordo del suo scooter quando l'auto guidata da un 28enne lo ha travolto, scaraventandolo sull'asfalto. L'investitore è un poliziotto della questura di Treviso, 28 anni, che dopo una partita di rugby nella giornata di domenica aveva deciso di festeggiare il suo addio alla squadra in un locale. Quando si è messo al volante il suo tasso alcolico era di 1,10, oltre il doppio del limite consentito. Il 17enne, invece, stava tornando a casa come sempre dopo aver trascorso del tempo con la fidanzatina. Non ha potuto fare niente per evitare la vettura che lo ha ucciso.
La prima persona a trovarlo è stata la ragazzina, che dopo una serata insieme aveva provato a chiamarlo senza ottenere però risposta. Preoccupata ha geolocalizzato il suo cellulare e si è resa conto che il segnale rimaneva fermo lungo la strada. La ragazza ha chiesto quindi ai genitori di accompagnarla lì dove l'icona era ferma. Quando ha raggiunto lo scooter di Davide, si è stesa accanto a lui e ha iniziato a piangere fino a quando i genitori del 17enne non sono arrivati sul luogo dell'incidente.

"Quello che ci fa stare male è l'idea che un agente possa aver ucciso nostro figlio" ha detto la mamma del ragazzo al Corriere della Sera. "Per lavoro un poliziotto dovrebbe contrastare gli incidenti di questo tipo". Il padre di Davide, invece, ha ribadito di volere giustizia ma di avere paura che le cose non vadano come devono. L'agente ora è agli arresti domiciliari per omicidio stradale. Quando c'è stato l'incidente, l'auto e il motorino viaggiavano in direzioni opposte. Il poliziotto ha perso il controllo della vettura, invadendo l'altra corsia e travolgendo il 17enne. La macchina ha poi finito la sua corsa su una pista ciclabile.
Quando i genitori sono accorsi sul luogo dell'incidente, raccontano al Corriere della Sera, hanno trovato la ragazzina stesa accanto al cadavere di Davide. "Era convinta di poterlo ancora salvare. Ci ha detto: "Lo sto riscaldando con il mio corpo". Era convinta che potesse riprendersi, ma era già morto" hanno spiegato.