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Cucciolo gettato da un’auto in corsa, le volontarie festeggiano: “Ha aperto gli occhi e inizia a mangiare”

Cresce la speranza per il cucciolo di una settimana abbandonato nelle campagne di Menfi, lanciato da un’auto in corsa sull’asfalto. “Ha aperto gli occhi e ha iniziato a mangiare” raccontano commosse le volontarie che si prendono cura di lui. Il cagnolino, separato troppo in fretta dalla madre, aveva infatti avuto difficoltà a nutrirsi.
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Non so scrivere bene mentre piango, quindi perdonerete errori, ma il cucciolo ha aperto gli occhi!". Il post Facebook del rifugio per cani abbandonati, l'Oasi Ohana, è pieno di emozione. Le condizioni in netto miglioramento della cagnolina gettata dal finestrino di un'auto in corsa nelle campagne di Menfi, nell'Agrigentino, fanno ben sperare. La cucciola, soccorsa da un passante che l'aveva sentita piangere, è stata affidata al centro per animali abbandonati che l'ha fatta sottoporre a visita veterinaria per la somministrazione di antidolorifici. Con i medicinali, la cagnolina aveva potuto riposare e mangiare per rimettersi in forze. Ora, a qualche giorno di distanza dallo scioccante avvenimento, ha aperto gli occhi.

Il cagnolino, nato da appena una settimana, è stato separato troppo in fretta dalla madre. Anche questo preoccupava i volontari che si stanno occupando di lui: troppo piccolo per poter sopravvivere lontano dalla mamma. Difficile che il cucciolo potesse nutrirsi lontano dalla mamma, eppure nella notte ha provato ad assumere del latte dal biberon, così come riferiscono le volontarie. "Pochi secondi, perché fa ancora fatica – scrivono – ma sta capendo il meccanismo". Negli ultimi giorni, le volontarie avevano provato a nutrirlo con l'ausilio di una siringa. A scioccare la comunità, le modalità crudeli di abbandono: il cane non solo è stato lasciato inerme in strada, ma per farlo è stata scelta una modalità oltremodo brutale.

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Sui traumi che questo episodio potrebbe aver causato al cucciolo, le volontarie si mantengono caute. "In questo momento è troppo presto per fare delle valutazioni – spiegano -. Non sappiamo se si salverà nonostante i progressi e se può aver riportato traumi che si riveleranno più avanti. Questi piccoli passi sono però per noi motivo di gioia, perché ci permettono di sperare"

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