Cto di Iglesias, crolla soffitto accanto alla sala operatoria: tragedia sfiorata in ospedale

Poteva finire in tragedia, ma fortunatamente nessuno si è fatto male. Infiltrazioni d’acqua hanno provocato un crollo all’interno della sala preoperatoria di ortopedia dell’ospedale Cto di Iglesias, in Sardegna. A denunciare l’episodio sulla propria pagina Facebook, Valentina Pistis, candidata sindaca alle amministrative 2018 e il leader di Unidos Mauro Pili. Non è chiaro se le infiltrazioni d’acqua che hanno provocato il cedimento del soffitto della sala (è l'ambiente dove il personale si prepara per gli interventi) siano riconducibili al maltempo di questi giorni o a una perdita interna. Ad ogni modo, nel momento in cui è avvenuto il crollo, per un caso fortuito, pare non ci fosse nessuno.
“I responsabili di questo disastro hanno un nome e un cognome – scrive Pistis -. La mancata manutenzione della struttura, le sale operatorie nuove, inaugurate più volte, hanno infiltrazioni d’acqua importanti. Siamo allo sbando, ma la cosa più grave è che la vita degli utenti e del personale è costantemente in pericolo”. A rincarare la dosa, le parole di Pili: “Una struttura lasciata nel totale abbandono senza nessun monitoraggio o controllo considerato che all'interno della struttura erano da due giorni evidenti i segni di gravi infiltrazioni sui muri e sui solai. Un vero e proprio piano subdolo per depotenziare gli ospedali iglesienti facendoli crollare sotto il peso di incuria e degrado. Si sta facendo crollare a pezzi un ospedale, abbandonato a se stesso dalla negligenza e l'incuria di un governo regionale che sta portando al disastro la Sanità sarda e del Sulcis”.
Peraltro, mentre la direzione dell’ospedale è stato costretta all’intervento dei propri tecnici e sospeso le sedute operatorie di Ortopedia, fioccano le polemiche. Il Cto infatti dispone di un nuovo blocco operatorio, con quattro sale, presentato nel dicembre del 2016 ma mai entrato in funzione. "Una vergogna – denuncia Giorgio Madeddu, medico e responsabile scientifico dell’associazione Amici della Vita – milioni spesi per il nuovo blocco operatorio non ancora utilizzato e, nel frattempo, crollano i soffitti degli ospedali".