Covid, l’allarme di Gimbe: “La campagna vaccinale è ferma, crollate terze e quarte dosi”

Gli indicatori Covid crollano tutti, dai nuovi casi alle vittime, ma allo stesso tempo la campagna vaccinale è completamente ferma. L'allarme arriva ancora una volta dalla Fondazione Gimbe, che nel suo monitoraggio indipendente ogni settimana continua a registrare l'andamento della pandemia di Covid: i nuovi casi di questa settimana sono 131.977 (contro i 172.883 della scorsa); le vittime sono 547, in calo del 16,6%; in netta diminuzione anche gli attualmente positivi, ovvero le persone che hanno il virus in questo momento, che scendono a 679.394 da oltre 800mila; in terapia intensiva per Covid sono ricoverate 248 persone, 38 in meno della scorsa settimana; i ricoverati con sintomi sono 5.121, meno 1.119 in una settimana; le persone in isolamento domiciliare sono 674.025, meno 129.470.

Nel frattempo, però, la campagna vaccinale si è completamente fermata. Il problema, però, non sono tanto le prime dosi – questa settimana poco più di quattromila – ma i richiami per chi ne ha già ricevute due o tre. La quota di popolazione che si è vaccinata con almeno una dose al momento si è cristallizzata intorno al 88% e da tempo non cresce più. Le persone non vaccinate sono 6,86 milioni, di cui 3,99 potrebbero ricevere immediatamente la prima dose (i restanti sono guariti dal Covid da meno di sei mesi). Convincere queste persone, ormai, sembra impossibile.

Discorso differente, invece, per i booster: l'83% di chi ha ricevuto le prime due dosi ha deciso di fare la terza, praticamente quattro su cinque – e anche qui la campagna si è sostanzialmente fermata, con settemila somministrazioni in una settimana – mentre appena il 16% tra over 80, over 60 fragili e ospiti delle rsa ha ricevuto la quarta dose; dato che sale leggermente per gli immunocompromessi (34,4%).

"Tutte le curve sono ormai in discesa stabile, sebbene la circolazione del virus rimanga elevata – spiega il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta – 19mila casi al giorno, 680mila attualmente positivi e un tasso di positività dei tamponi molecolari che sfiora il 12%". In questo contesto epidemiologico "la campagna vaccinale rimane al palo su tutti i fronti – sottolinea – pochissimi nuovi vaccinati, sostanzialmente ferme le terze dosi". E addirittura "calano le quarte dosi nelle persone più vulnerabili che, invece, richiedono una spinta sull’acceleratore per tre ragioni – insiste – il declino della copertura vaccinale sulla malattia grave dopo 120 giorni, l’aumento del tasso di mortalità negli anziani, in particolare over 80 già vaccinati con tre dosi, e il consolidamento delle prove di efficacia del secondo booster nel ridurre ospedalizzazioni e decessi".