Costringeva moglie e figli a bere 5 litri di una “pozione” nauseabonda per “liberarli dai demoni”: arrestato
Costringeva la moglie e i suoi figli a bere un intruglio che provocava nausea, dissenteria e prolungata inappetenza perché era convinto che i familiari fossero "posseduti dai demoni". In caso di rifiuto da parte della consorte o dei suoi figli, un ragazzo e una ragazza, scattava la violenza fisica. L'uomo è stato arrestato dalla polizia di Stato a Novara con l'accusa di maltrattamenti.
Secondo quanto reso noto, gli agenti sono intervenuti dopo una segnalazione della moglie del 48enne tratto arresto. La donna aveva parlato di maltrattamenti che avvenivano almeno una volta al mese nella sua abitazione. I figli dell'uomo ora in carcere, entrambi minorenni, venivano costretti a bere almeno 5 litri dell'intruglio nauseabondo e se si rifiutavano, dovevano fare i conti con percosse, calci, pugni e violenze.
Durante la perquisizione in casa, infatti, gli agenti hanno trovato due taniche del liquido non meglio identificato: una era completamente vuota mentre l'altra era ancora del tutto piena. Gli agenti intervenuti sul posto hanno trovato uno dei due ragazzi pallido e dolorante: il ragazzo ha riferito di essere stato costretto a bere 5 litri della "pozione" preparata dal padre e di aver vomitato. Il giovane è stato condotto in pronto soccorso per tutte le cure e gli accertamenti del caso.
I due minori hanno raccontato di essere stati spesso maltrattati dal genitore che era convinto che i familiari dovessero essere liberati dai demoni. La figlia minorenne del 48enne ha raccontato agli inquirenti di vessazioni e soprusi che andavano avanti da circa 10 anni, ma la situazione era definitivamente peggiorata dall'estate del 2020. In quel periodo, secondo quanto raccontato dalla giovane, il padre si era convinto che i familiari fossero "ostaggio dei demoni" e che lui dovesse "liberarli". Da qui, la pratica di costringere i parenti ad assumere dosi di 5 litri dell'intruglio da lui preparato.