166 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Coronavirus, l’infettivologa ai colleghi del 38enne di Codogno: “Contagio altamente improbabile”

Spunta un video registrato ieri sera, venerdì 21 febbraio, dove un’infettivologa ha rassicurato i colleghi di M.M., il 38enne positivo al Coronavirus ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Codogno. I dipendenti dell’Unilever hanno chiesto delucidazioni in merito alle possibilità di contagio dopo i contatti con l’uomo. “Altamente improbabile che i vostri test siano positivi”, ha detto l’infettivologa.
A cura di Filippo M. Capra
166 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Dopo il caos scoppiato tra Codogno, Castiglione d'Adda e Casalpusterlengo per via del contagio di M.M., il 38enne risultato positivo al Coronavirus e ricoverato in gravi condizioni, i colleghi del dipendente dell'Unilever hanno chiesto spiegazioni e rassicurazioni all'ospedale. Lì, un'infettivologa ha chiarito quali sono i procedimenti da fare per testare l'eventuale positività al virus mostrando comunque serenità in merito alle condizioni dei colleghi di M.M..

L'infettivologa ai colleghi di M.M.: Altamente improbabile risultiate contagiati

Nel video, pubblicato su Facebook e poi cancellato, si vede l'infettivologa chiamare a sé i colleghi del 38enne per spiegare la situazione. "Il vostro contatto è M.M., quindi i contatti da considerare per voi sono i contatti diretti con lui. Non quelli con i vostri capi che avevano l'ufficio con M.M.. Dovete quindi considerare quante volte avete visto lui e quando l'avete visto l'ultima volta – spiega l'infettivologa -. I vostri contatti sono tutti brevissimi, dal caffè al bagno. La cosa buona è che l'uomo non viene più a lavorare dal 13 febbraio, ovvero da circa nove giorni". Poi l'operatrice sanitaria spiega come sia "altamente improbabile" che i colleghi dell'uomo siano rimasti contagiati: "Il tampone io ve lo faccio ora (venerdì sera, 21 febbraio, ndr). I risultati al massimo li avremo per domenica. Dopo il tampone verrete chiamati a casa per dirvi il risultato: se è positivo, cosa altamente improbabile, vi verrà detto cosa fare. Se è negativo, come tutti supponiamo, visto che siete tutti asintomatici e state bene, si ragiona in un'altra maniera".

Periodo di incubazione quasi superato: Siete al nono giorno, il picco tra il secondo e il quinto

L'infettivologa specifica di "non essere della Regione", bensì un'operatrice di un altro ospedale sul territorio, chiamata per avviare i tamponi. Mentre spiega come comportarsi in caso di negatività al test, il risultato li farebbe stare "super tranquilli" ma sottolinea che "essendoci stati cinque casi ravvicinati, l'indicazione è che voi stiate in isolamento sino al 27 febbraio. Cosa si intende? Che se avete un marito o una moglie non dovete dormirci insieme, ma per il resto le persone che avete a casa le potete frequentare. Meglio far prendere aria ai locali, senza sovrapporsi in cucina. I famigliari fanno una vita normale". Solitamente "il virus ha un picco di trasmissione tra due e cinque giorni, ovvero il periodo nel quale escono i sintomi", continua l'infettivologa.

"Il massimo è dai due ai dodici giorni – continua -. Voi siete già al nono, ampiamente oltre il quinto". In generale, come poi confermato dalle direttive della Regione e del comune di Codogno, "finché non c'è una mappatura l'idea è di non fare vita sociale, specialmente in posti chiusi. Ok il parco, meglio evitare il bar affollato". Infine, la motivazione principale per cui i colleghi vengono testati: "Il problema è che abbiamo deciso di testarvi perché se dovesse succedere come il vostro collega che non ha detto di aver avuto contatti con una persona in arrivo dalla Cina, e se si perde quindi un "anello", è un casino. Testiamo tutti i contatti lavorativi cosi siamo tutti più tranquilli".

166 CONDIVISIONI
32803 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views