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Covid 19

Il grande cuore dell’Italia che continua a inviare aiuti in Croazia colpita dal sisma

Nonostante l’emergenza sanitaria da Coronaviurs, l’Italia fa un gesto d’amore nei confronti della Croazia, colpita domenica scorsa da un forte sisma che ha provocato distruzione a Zagabria. Ieri sono partiti da Palmanova automezzi, officine mobili, tende e personale specializzato di vigili del fuoco e Protezione civile che andranno a dare una mano alle autorità locali.
A cura di Ida Artiaco
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Nonostante sia alle prese con l'emergenza Coronavirus, l'Italia non dimentica la solidarietà e tende la mano alla Croazia, devastata dal terremoto che è tornato lo scorso weekend con una nuova, potente scossa che ha portato ancora distruzione e macerie per le strade di Zagabria. Così, come riporta il quotidiano La Stampa, nonostante il caos causato dall'epidemia da un angolo all'altro della Penisola, con ospedali da campo da montare e sorveglianza costante sulle strade, le forze armate italiane e la Protezione civile continuano a trovare le energie per far arrivare il supporto alle autorità croate.

Nel pomeriggio di ieri, lunedì 23 marzo, sono partiti da Palmanova, in Friuli Venezia Giulia, automezzi, officine mobili, tende e personale specializzato, sotto il coordinamento del Reggimento della Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” per aiutare i cugini croati a risollevarsi dopo il terremoto. Insieme agli uomini dell’Esercito, la colonna italiana diretta verso Zagabria comprende anche alcuni operatori della Protezione civile e dei vigili del fuoco. "Tutto il personale – fanno sapere dal Reggimento logistico dell’Esercito – è dotato di protezioni sanitarie e prima di partire è stato sottoposto a tutti i test per la diagnosi del Coronavirus". Dopo il forte terremoto dei mesi scorsi, una doppia forte scossa è stata registrata la scorsa domenica 22 marzo. La prima di magnitudo 5.4 è stata segnalata alle 5:24 con epicentro vicino a Zagabria, capitale della Croazia, la seconda di magnitudo 4.6, provocando ingenti danni nella città. Le immagini mostrano palazzi gravemente danneggiati, auto distrutte dalle macerie degli edifici e strade coperte di calcinacci mentre la popolazione si è riversata in strada con le mascherine per paura dei contagi da Covid-19.

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