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Continuano a crescere i ricoveri Covid in Italia, +15,4% nell’ultima settimana: i dati Fiaso

Continua a crescere per la quinta settimana consecutiva il numero di pazienti ricoverati per Covid nel nostro Paese. Come si legge nell’ultima rilevazione Fiaso, si registra un aumento del 15,4%. Anziani e fragili restano i pazienti più a rischio. Raddoppiati i casi negli ospedali pediatrici.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Continua a crescere per la quinta settimana consecutiva il numero di pazienti ricoverati per Covid in Italia. A dirlo è l’ultima rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso che fa registrare un aumento del 15,4%.

Attualmente il 77% dei pazienti è ricoverato ‘con Covid', cioè in ospedale per curare altre malattie ma trovato positivo al coronavirus. Anziani e fragili restano al momento i pazienti più a rischio. Si tratta, secondo quanto si legge nella rilevazione, un aumento costante che al momento non sta interessando le terapie intensive, ferme al 4% del totale degli ospedalizzati.

Il 23% occupa posti letto nelle malattie infettive o nelle medicine ‘per Covid’, con sindromi respiratorie e polmonari ma nel 90% presentano anche altre patologie che aggravano il quadro clinico. L’età media complessiva è di 76 anni.

I dati raccolti dalla Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere indicano che negli ospedali pediatrici o nei reparti pediatrici degli ospedali sentinella raddoppiano i casi, anche se il numero è ancora piuttosto basso. I ricoveri continuano a concentrarsi nella fascia di età tra 0-4 anni e non ci sono bambini in terapia intensiva.

Il presidente Fiaso: "Chiare indicazioni di rischio, ma scende il numero di vaccinati"

“Si conferma, così come ci aspettavamo, l’incremento costante dei ricoveri, senza particolari criticità sugli ospedali, che segue l’aumento della circolazione del virus di queste ultime settimane", spiega il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore.

"Non cambia la categoria più colpita, ovvero gli anziani con altre patologie che necessitano di ricovero in ospedale. Purtroppo, è necessario sottolineare che nonostante siano chiare le indicazioni di rischio, è tuttavia diminuito il numero delle somministrazioni di vaccino anti Covid effettuate nell’ultima settimana”, aggiunge.

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