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Contanti e restrizioni sociali: i metodi per convincere chi non vuole vaccinarsi secondo uno studio

Secondo la ricerca, basata sull’esitazione al vaccino in Australia, gran parte degli indecisi potrebbe essere influenzata dall’uso di incentivi economici e in parte da restrizioni sociali per la partecipazione a grandi eventi di spettacolo e sport. Con i due incentivi, lo studio valuta che si potrebbero convincere circa il 60% di coloro che esitano a vaccinarsi.
A cura di Antonio Palma
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Soldi in contanti per chi aderisce alla campagna vaccinale e restrizioni sociali per chi invece si rifiuta, sarebbero questi i meccanismi per convincere chi non vuole vaccinarsi contro il coronavirus perché indeciso sul da farsi, secondo uno studio australiano sul vaccino contro il Covid-19. Secondo la ricerca, basata sull'esitazione al vaccino in Australia, gran parte degli indecisi potrebbe essere influenzata dall'uso di incentivi economici, con un'adesione quasi 12 volte più probabile se venisse offerto loro un pagamento in contanti immediato di 500 dollari. Lo stesso studio del Community and Patient Preference Research ha evidenziato però come anche l'uso di restrizioni sociali per i non vaccinati potrebbe ottenere il medesimo effetto, ad esempio impendendo loro di viaggiare sui mezzi pubblici a lunga percorrenza o di partecipare a grandi eventi di spettacolo e sport. Questo secondo caso è simile a quanto sta già accadendo in Europa e in Italia con il Green pass obbligatorio per poter accedere ad alcuni luoghi ed eventi.

In realtà, come ammette lo stesso studio, ci sono alcuni tipi di cittadini, no vax duri e puri, per cui nessun tipo di incentivo serve perché convinti della pericolosità dei vaccini, ma gli incentivi sarebbero molto utili invece per chi è indeciso. La ricerca, condotta da un gruppo di consulenza indipendente su un campione di non vaccinati, in effetti ha identificato tre categorie di persone: per la prima, classificata come "resistente al vaccino" e rappresentata dal 40% del campione, è stata valutato come altamente improbabile un cambiamento di rotta grazie a restrizioni sociali e incentivi. Al contrario, per un'altra categoria, denominata "guarda e aspetta", gli incentivi invece si rivelerebbero un ottimo strumento di incoraggiamento, in particolare le restrizioni sociali. Di questa categoria infatti fanno parte coloro che ad esempio sono in attesa di poter scegliere il loro vaccino preferito o di dati più consistenti sugli effetti indesiderati.

Il terzo gruppo, denominato "esitante, ma motivato dal denaro" e che rappresenta circa il 23% del campione, sarebbe molto spinto a vaccinarsi da un incentivo economico immediato. "Incentivi in ​​denaro più elevati porterebbero una maggiore probabilità di vaccinazione" spiegano i ricercatori. Gli intervistati in questo gruppo avrebbero 12 volte più probabilità di vaccinarsi  contro il Covid-19 i caso di un incentivo in contanti di 500 dollari. Con i due incentivi, lo studio valuta che si potrebbero convincere circa il 60% di coloro che esitano a vaccinarsi.

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