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Comunione negata a un bambino autistico. “Il prete non lo ritiene ancora ‘pronto’”

La denuncia della madre del bimbo di 11 anni che vive a Rometta, in provincia di Messina, a cui ha fatto seguito anche l’intervento del sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone. “Dio è di tutti”.
A cura di Biagio Chiariello
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Giuseppe è un bimbo di 11 anni affetto d'autismo. I genitori avrebbero voluto che ricevesse la prima Comunione. Ma così non è stato. Stando alla ricostruzione della madre, Mariarosa, il sacramento gli sarebbe stato negato da don Nino Scibilia, parroco a Sant'Antonio di Rometta Marea, in provincia di Messina. “Lo abbiamo chiesto diverse volte, sia io che mia madre – spiega a MeridioNews la signora – ma il parroco mi ha risposto che sarebbe stato meglio aspettare un po', che il bambino capisse il significato della Comunione”. Probabilmente però Giuseppe non arriverà mai a comprendere veramente il senso di quel sacramento. “Spesso urla quando vuole comunicare qualcosa – spiega la madre -. È per questo che abbiamo chiesto a don Scibilia la possibilità di una cerimonia privata, per non creare disturbo. La sua risposta non ha senso, cosa dovrei aspettare? Solo un miracolo potrebbe cambiare le cose”.

La versione del prete però è diversa: “Non ho mai detto che non avrei fatto la Comunione – replica -. Come si fa a non darla a un ragazzo con handicap? Sarei un pazzo. Faccia venire la madre – suggerisce l’anziano parroco contattato al telefono – se mi accompagnano andrò di persona a chiarire con la mamma e troveremo una soluzione. Sto soffrendo per questa situazione. Non mi sono mai posto problemi a dare la comunione a bambini con handicap”, ha detto l’uomo di chiesa al Giornale di Sicilia. “Ho chiesto che il bambino fosse nelle condizioni di comunicare un minimo con il sottoscritto” aggiunge. Don Scibilia ne avrebbe parlato anche nella messa della mattina, anche e soprattutto per replicare a quanto scritto sui giornali. “Durante l'omelia – racconta la signora Mariarosa – ha detto che lui non ha mai parlato con me, ma era presente mia madre che si è alzata e ha chiesto la parola dicendo che quanto sosteneva non era vero”.

Secondo la mamma di Giuseppe, le richieste di fare la comunione al bimbo sarebbero partite ad aprile. “Sono andata a parlargli prima che iniziassero le comunioni – precisa la madre del piccolo Giuseppe – ho pubblicato il mio sfogo su Facebook solo a giugno perché ho trovato forza in un post che ho letto sul social in cui si parlava di un caso simile. Poi sono stata contattata da un giornalista e il caso è diventato pubblico". Dalla Curia di Messina nessuna precisazione, solo un invito a "parlare direttamente con il parroco”. E intanto il sottosegretario all’istruzione e presidente della Fondazione italiana autismo, Davide Faraone, afferma: “Avete mai provato a cercare su Google ‘sacerdote nega la comunione a bambino autistico’? –scrive Faraone- Io l’ho appena fatto: viene fuori una sfilza di articoli di giornali, geolocalizzati ovunque in Italia. Ultimi, in ordine di comparsa, quelli che raccontano la storia di un bambino autistico di Rometta, in provincia di Messina, che non può accedere al sacramento della Comunione perché il parroco non lo ritiene ancora ‘pronto’. Ma pronto rispetto a cosa? M’ero fatto l’idea che Dio appartenesse a tutti. Per certuni invece è appannaggio soltanto di chi ha mezzi intellettivi adeguati. O forse casi come quello di Rometta si verificano solo perché sull’autismo, purtroppo, c’è ancora tanta ignoranza. E non può continuare a essere così”.

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