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Chi erano Delia Zarniscu e Maria Rus, le due amiche trovate morte a Naro a 200 metri di distanza

Delia Zarniscu e Maria Rus erano amiche fin dal loro arrivo in Italia. Zarniscu era sposata con un uomo italiano, così come la figlia di Maria Rus, la seconda vittima trovata carbonizzata in casa. I due femminicidi sarebbero collegati.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Maria Rus e Delia Zarniscu
Maria Rus e Delia Zarniscu

Sono state trovate morte in due abitazioni diverse di Naro a 200 metri di distanza l'una dall'altra. Il cadavere di una delle due donne trovate morte era carbonizzato, mentre la seconda vittima è stata rinvenuta in una pozza di sangue. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di un duplice omicidio, forse avvenuto a poca distanza di tempo l'uno dall'altro. Stando a quanto rivelato a Fanpage.it da fonti investigative, le due donne erano amiche da diverso tempo ed entrambe vivevano a Naro. Vi sarebbero due persone sospettate, anche se per ora non ci sono stati fermi.

Una delle due vittime, 58 anni, è Delia Zarniscu, trovata morta dai soccorritori in un lago di sangue in via Da Vinci. L'abitazione sarebbe stata messa a soqquadro. Zarniscu era sposata con un uomo di Naro che, sempre stando alle prime informazioni, conosceva anche la seconda vittima, Maria Rus.

Le forze dell'ordine avrebbero già concentrato le loro attenzioni su alcuni connazionali delle due donne di origini romene. Entrambe vivevano in Italia da anni e una di loro era sposata con un uomo di origini italiane, nato e cresciuto a Naro. Stando a quanto riferito da fonti investigative, le due vittime erano inseparabili e amiche fin dal loro arrivo in Sicilia. Le indagini sono partite poche ore dopo il ritrovamento dei due corpi senza vita e i rilievi del caso nelle due abitazioni sarebbero ancora in corso.

Maria Rus trovata morta a Naro
Maria Rus trovata morta a Naro

Chi sono le vittime del duplice femminicidio

Delia Zarniscu, 58 anni, viveva a Naro da anni ed era sposata con un uomo italiano. Appena arrivata nel nostro Paese, aveva fin da subito stretto amicizia con Maria Rus, la seconda vittima trovata morta in casa dai soccorritori. Le due, entrambe di origini romene, avevano trovato nell'altra l'appoggio necessario per iniziare una vita in una nazione straniera. La figlia di Maria Rus, trovata carbonizzata in casa, si era sposata con un uomo di Naro così come Delia Zarniscu, aggredita invece in strada e rinvenuta in una pozza di sangue dalle forze dell'ordine.

Stando a quanto reso noto, il marito della 58enne uccisa a coltellate conosceva anche Maria Rus. Per il momento i sospetti degli inquirenti sarebbero concentrati su due persone, ma non vi è stato alcun fermo. Chi è arrivato sulla scena del crimine, parla di una scena da brividi.

Zarniscu è stata trovata in casa in una pozza di sangue mentre il resto dell'appartamento risultava a soqquadro, mentre Maria Rus è stata riconosciuta dopo gli accertamenti effettuati in seguito al rogo della sua abitazione. Si procede intanto da parte della Scientifica con una serie di verifiche sul luogo del delitto. Sono state sequestrate in entrambe le abitazioni capi di abbigliamento e scarpe da ginnastica.

Delia Zarniscu
Delia Zarniscu

Disposta l'autopsia sui due cadaveri

È stata disposta l'autopsia sui cadaveri di Delia Zarniscu e Maria Rus. A Naro sono in arrivo, oltre al Ris di Messina, anche gli specialisti del nucleo investigativo dei vigili del fuoco che dovranno occuparsi, in maniera particolare, dei rilievi nell'abitazione di vicolo Avenia dove è stato trovato il cadavere carbonizzato di Maria Rus. Alle spalle della donna, una poltrona incendiata.

L'allarme era partito dai vicii ed è stato lanciato alla sala operativa dei vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento. Per l'omicidio di Delia Zarniscu la chiamata è arrivata invece al 118.

Due uomini interrogati da diverse ore

Stando a quanto reso noto, da ore due uomini sono nella caserma dei carabinieri a Naro sotto interrogatorio in merito al duplice femminicidio. Nella caserma oltre agli investigatori si trovano il pm Elettra Consoli e il procuratore aggiunto Salvatore Vella.

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