Cavò un occhio al padre di 97 anni, l’anziano muore dopo 49 giorni di agonia: disposta autopsia

È morto, dopo un’agonia lunga 49 giorni, l’anziano che il 27 maggio scorso venne brutalmente aggredito dal figlio che, con una chiave, gli cavò anche un occhio. L’uomo è deceduto nella casa di cura a Orbetello (Grosseto), dove era stato ricoverato dopo il tragico episodio.
Con la morte dell’anziano potrebbe cambiare adesso anche la posizione del figlio, al momento detenuto nel carcere fiorentino di Sollicciano con l’accusa di tentato omicidio aggravato. La salma del 97enne, come riporta La Nazione, è stata messa a disposizione della procura e il pm titolare dell'inchiesta, Federico Falco, ha disposto l’autopsia. Gli esami serviranno appunto per capire se e fino a che punto, dopo 49 giorni dall’episodio, la causa del decesso possa essere riconducibile alla violenta aggressione. Un aspetto che potrebbe complicare la posizione del figlio, passando dal tentato omicidio aggravato a omicidio.
La brutale aggressione, lo ricordiamo, risale alla tarda serata del 27 maggio scorso: padre e figlio erano insieme in un appartamento di un condominio in via Podgora a Grosseto. A un certo punto il figlio, un 63enne che sarebbe affetto da disturbi psichiatrici, aggredì l’anziano genitore e gli cavò anche un occhio utilizzando una chiave.
A lanciare l’allarme erano stati i vicini di casa, svegliati da urla e rumori arrivare dall’appartamento. Gli agenti di polizia arrivati sul posto si trovarono di fronte una scena terribile: c’erano tracce di sangue ovunque nella casa. Il 97enne ferito era stato portato all'ospedale Misericordia, operato e infine dimesso quando le sue condizioni erano migliorate. Dall’ospedale era stato poi trasferito nella casa di riposo di Orbetello, dove è morto. Il figlio, dopo un interrogatorio, era stato arrestato e portato in carcere.