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Catania, giostraio sequestrato costretto a scusarsi in ginocchio: presa baby gang

L’operazione dei carabinieri di Giarre, nel Catanese. Quattro minorenni e un maggiorenne, imparentati con esponenti della criminalità organizzata locale di Riposto, sono accusati di sequestro di persona, rapina ed estorsione aggravata. Avrebbero intimidito e malmenato un giostraio e i suoi figli.
A cura di Biagio Chiariello
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Sequestro di persona, rapina ed estorsione aggravate. Sono le accuse che hanno portato i carabinieri della compagnia di Giarre ad arrestare quattro minorenni e un maggiorenne, all'epoca dei fatti minorenne, tutti quanti imparentati con esponenti della criminalità locale di Riposto. La scorsa estate avevano sequestrato, con l'aiuto di criminali della zona, insultato e picchiato il proprietario delle giostre del litorale. I provvedimenti cautelari che dispongono il loro collocamento in comunità sono stati emessi dai gip dei Tribunali per i minorenni e distrettuale di Catania su richiesta delle rispettive Procure. Ad un sesto maggiorenne è stato notificato un avviso di conclusione indagini.

Sgominata baby gang di Riposto, in Catania

Secondo le ricostruzioni delle forze dell'ordine, la baby gang avrebbe condotto un commerciante e i suoi due figli a seguirli in un luogo appartato per "schiaffeggiarli e per chiedere loro scusa per una presunta ‘offesa'". Agli indagati è contestata anche "l'intimidazione, derivante anche dall'appartenenza a già noti ambienti criminali" di Riposto. I cinque ragazzi arrestati sono stati affidati ad altrettante comunità nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Messina, Ragusa e Siracusa. Al maggiorenne, che ha 19 anni, è stata applicata anche la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due volte al giorno, nonché di tenersi a non meno di 500 metri dall'abitazione delle vittime e dal luogo delle attività criminose contestate. Le indagini dei carabinieri sono state avviate dopo la denuncia e la collaborazione delle vittime.

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