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Ragusa: giovane cade in acqua, l’amico tenta di salvarlo. Muoiono entrambi annegati

E’ successo ad Acate, nel ragusano: i due stavano pescando in un invaso per la raccolta dell’acqua piovana.
A cura di D. F.
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Due giovani di origine ghanesi sono morti annegati nella serata di ieri ad Acate, in Contrada Chiappa nel ragusano, in un invaso artificiale per la raccolta d'acqua per l'irrigazione: si chiamavano Isaka Drameni, 28 anni, e George Aminou, 26 anni. I due, insieme a degli amici, erano nelle vicinanze del bacino per pescare. Aminou è scivolato lungo la guaina di plastica dello specchio d'acqua e Drameni ha cercato di aiutarlo ma, per la presenza di melma e fango, anche lui è stato trascinato a fondo. Invano alcune persone presenti hanno cercato di aiutare i due ragazzi, poi non hanno potuto fare altro che chiamare i soccorsi. In poco tempo sono arrivatu sul posto carabinieri, Vigili del Fuoco di Ragusa e sommozzatori di Palermo. Le operazioni di recupero dei corpi  si sono concluse verso le cinque di questa mattina: il medico legale intervenuto per l'ispezione cadaverica ha confermato che il decesso dei giovani è avvenuto per asfissia da annegamento.

Nel frattempo, nel centro della Sicilia, si consumava un'altra tragedia: Frank Omohowa, un nigeriano di 19 anni , è annegato ieri a largo di San Giovanni Li Cuti. Il giovane era arrivato in Italia il 30 settembre 2015 a bordo di un barcone salpato dalla Libia e da tempo ormai viveva nello sprar di via Regina Bianca, a Catania. Stando a quanto hanno riferito a Meridione News alcuni testimoni il 19enne si trovava al molo insieme a degli amici quando improvvisamente è caduto in acqua: un pescatore si è precipitato nella zona per cercare di prestare soccorso ma è stato tutto inutile: "Era in gruppo con altri ragazzi – spiega il dipendente di uno dei ristoranti della costa – Saranno state le 19". "Si è sbracciato, provava a nuotare ma non ci riusciva", aggiungono, sempre a Meridione News, dalla Capitaneria di porto, che ha fatto subito partire due motovedette arrivate sul posto quando ormai era troppo tardi.

Il corpo è stato recuperato proprio dal personale della capitaneria di porto, che ha a lungo tentato la rianimazione fino a quando, intorno alle 20, è arrivata un'ambulanza del 118, che hanno ufficializzato il decesso del 19enne. Assieme al personale sanitario, a San Giovanni Li Cuti sono arrivati anche i militari dei carabinieri che indagheranno e ricostruiranno l'esatta dinamica della morte di  Frank Omohowa.

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