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Carenza di farmaci, in Italia ne mancano 3200: quali sono e perché, l’esperto risponde

Il commento di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), a Fanpage.it dopo la decisione del ministro della Salute di istituire un tavolo permanente per gestire l’emergenza medicinali nel nostro Paese: “Mancano antibiotici, antinfiammatori e aerosol. Ma al cittadino diciamo: fidatevi di noi”.
A cura di Ida Artiaco
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"In Italia mancano alcuni antibiotici, antinfiammatori e aerosol. Bene fa il ministro a convocare un tavolo permanente che monitori la situazione, ma al cittadino diciamo: affidatevi ai professionisti perché una soluzione la troviamo sempre".

Così Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi) ha commentato a Fanpage.it la decisione presa oggi dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, di istituire un tavolo permanente sull'approvvigionamento dei farmaci, per definire la reale entità dell'attuale carenza di alcuni medicinali (all'appello ne mancherebbero circa 3200 secondo l'ultimo bollettino Aifa), e indicare proposte risolutive.

La decisione è stata comunicata questa mattina nel corso dell'incontro convocato insieme al Sottosegretario Marcello Gemmato, alla presenza di rappresentanti del Ministero della Salute, di Aifa e della filiera farmaceutica produttiva e della distribuzione.

Dott. Mandelli, come commenta la decisione del Ministro di istituire un tavolo permanente sulla carenza dei farmaci?

"Mancano al momento alcuni antibiotici, antinfiammatori e aerosol. Il tema è che il ministro ha chiesto giustamente e promosso questo tavolo che avrà il compito anche mercoledì prossimo di monitorare la situazione e di valutare che atti porre in essere. Ma è ovvio che il problema non è solo italiano, ma europeo e mondiale"

Quali sono le cause?

"Purtroppo ci sono una serie di situazioni che si verificano e che insieme determinano la realtà che ci troviamo ad affrontare. La prima è che in Cina abbiamo moltissima richiesta dovuta all'ondata Covid in corso. E inoltre, visto che sempre la Cina è il più grande produttore di materie prime, abbiamo difficoltà a produrre nuovi farmaci: se la gente è malata non va a lavorare.

Abbiamo il problema della guerra in Ucraina e dell'impatto del costo energetico sulla produzione. In più in tutto il mondo le aziende, a prescindere dal farmaceutico, hanno grossa richiesta di carta, plastica, vetro e alluminio, che sono le componenti base del packaging delle medicine. In altre parole, si fatica a reperire le componenti dell'imballaggio. A tutto ciò si aggiunga che pure in Italia Covid e influenza australiana stanno avendo una loro incidenza particolare. Ci troviamo al centro di una tempesta perfetta che sta travolgendo tutto il mondo, non solo l'Italia".

Cosa si sente di dire ai cittadini?

"Bene fa il ministro a convocare un tavolo permanente che monitori la situazione e trovi via via soluzioni anche per rendere disponibili i farmaci mancanti. Quello che diciamo al cittadino è: fidatevi del farmacista o chiedete al medico perché una soluzione in qualsiasi caso ve la troviamo. Evitate di fare scorte perché ciò danneggia il cittadino e chi è malato. Affidatevi ai professionisti".

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