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Covid 19

Brusaferro: “Variante Omicron quasi esclusiva, possibili reinfezioni”

“Omicron è la variante ormai quasi esclusiva nel nostro Pese, al 99,1% secondo l’ultima flash survey”. Lo ha affermato il presidente dell’Iss, commentando i dati del monitoraggio settimanale.
A cura di Biagio Chiariello
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"I dati della flash survey effettuata il 31 gennaio scorso mostrano come ormai" la variante Omicron "abbia la quasi totale circolazione nel Paese con il 99,1%". Quindi "è una situazione in cui sostanzialmente Omicron è la variante quasi esclusiva" in Italia. Lo ha sottolineato il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in un video in cui illustra i principali risultati del monitoraggio settimanale Covid. "Con la variante Omicron è possibile un fenomeno di reinfezione anche in chi ha avuto precedentemente l'infezione da Sars-CoV-2 con altre varianti", ha ricordato l'esperto.

Curva epidemiologica in calo

Ad ogni modo "la curva" di Covid-19 in Italia "continua a decrescere. Il dato dell'incidenza cala e si conferma in decrescita anche in proiezione, grazie ai valori dell'Rt, relativi sia ai pazienti con sintomi sia a quelli ospedalizzati, che si mantengono sotto la soglia epidemica. Questo indica che siamo in una fase di chiara decrescita" dice Brusaferro. Non solo in Italia. "La circolazione" del coronavirus Sars-CoV-2 "è elevata in tutto il continente – ha aggiunto – ma è molto evidente la decrescita delle curve in atto in più Paesi, e anche la curva dell'Italia mostra chiaramente come ci troviamo ormai da alcune settimane in fase di decrescita".

Covid e giovani

Il presidente dell'Iss ha aggiunto: "Ci troviamo ormai da alcune settimane in fase di decrescita" del virus Sars-CoV2. "Questo si traduce in una decrescita che tocca quasi tutte le regioni" e "un po' tutte le fasce di età, mantenendo quel gradiente che vede nelle fasce di età più giovani quelle caratterizzate da una maggior circolazione rispetto alle fasce di età più avanti negli anni". "Esplorando le fasce di età più giovani – ha sottolineato – vediamo che, sia tra quelle sotto i 5 anni sia in quelle 12-19 anni, la curva mostra un andamento in decrescita" che anche "in proiezione sta continuando". E diminuiscono anche i ricoveri, "fortunatamente limitati, che riguardano i più giovani, analogamente con la decrescita del numero dell'incidenza".

La situazione dei vaccini

In Italia "la copertura vaccinale" contro Covid-19 "è elevata in tutte le fasce d'età, con un progressivo incremento anche della dose booster in tutte le fasce in cui è raccomandata, e una crescita anche nelle fasce d'età più giovani, tra i 5 e gli 11 anni e tra i 12 e i 19. Si conferma inoltre una lenta decrescita del numero di persone non vaccinate, che sono però ancora alcuni milioni nel nostro Paese e per le quali si raccomanda ovviamente l'inizio di un percorso di vaccinazione secondo le schedule raccomandate" ha detto Brusaferro. "La vaccinazione fatta nei tempi raccomandati, e la dose booster quando raccomandata – ha ricordato – sono strumenti potentissimi per evitare di sviluppare la malattia severa, ma sono" anche "strumenti molto importanti perché riducono la probabilità di contrarre l'infezione".

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