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Bonus bebè, stop dal 2019 senza proroga. Il ministro: “Ci sarà ma con modifiche”

Il contributo da 80 euro al mese per i nuovi nati, pensato come sostegno alla nascita dal precedente governo, non risulta rifinanziato nell’ultima Manovra economica, ma il Ministro per la famiglia Lorenzo Fontana assicura: “Stiamo studiando un emendamento per modificarlo, dovevamo valutare bene”
A cura di Antonio Palma
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Se non ci sarà alcun provvedimento di proroga nei prossimi giorni, le famiglie italiane potrebbero dire addio al bonus bebè per i nati da gennaio 2019. Il contributo da 80 euro al mese per i nuovi nati, pensato come sostegno alla nascita e introdotto inizialmente nella Legge di Bilancio del 2015, in effetti non risulta rifinanziato nell'ultima Manovra varata dall'attuale Governo mentre in quella precedente era stato prorogato solo fino ai nati nel 2018 e ridotto al primo anno di vita del piccolo rispetto ai tre di quello recedente. A detta del Ministro per la Famiglia e le Disabilità, Lorenzo Fontana, però, non ci sarebbe alcun pericolo di abolizione della misura perché l'Esecutivo è pronto a intervenire con un provvedimento apposito, ancora non presentato solo perché erano in corso verifiche sull'efficacia del provvedimento.

"Sul cosiddetto bonus bebè è in predisposizione un emendamento governativo" ha annunciato infatti Fontana, spiegando: "Il precedente governo l’aveva prevista come misura a termine, destinata a cessare alla fine di quest’anno, la misura ha richiesto una più attenta verifica sulla sua operatività ed efficacia, all’esito della quale si è deciso di presentare, sin dalla Camera, un emendamento governativo che miri a tenere conto, e a superare, talune inefficienze che erano emerse nella precedente versione". L'emendamento alla manovra, che ora  è all'esame della commissione Bilancio della Camera, quindi dovrebbe arrivare già nella prossima settimana visto che per gli emendamenti c'è tempo solo fino al 15 novembre prossimo.

Sui contenuti concreti del provvedimento Fontana non ha chiarito ma stando alle sue parole ci sarebbero dei correttivi rispetto alla precedente versione voluta dall'allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Il bonus bebè, che inizialmente valeva per i nati del triennio 2015-2017 e lo scorso anno prorogato ai nati del 2018, prevedeva per tutti un importo di 960 euro all'anno dietro attestazione Isee che non doveva superare i 25mila euro annui. L'assegno veniva però raddoppiato per le famiglie con Isee sotto i 7.000 euro. Una proposta di modifica era stata già avanzata dal M5s  e prevedeva il rinnovo del bonus fino a tutti i nati del 2021 rimodulando però l'assegno in più fasce in base all'Isee (1.560 euro l'anno con Isee tra 7 e 13mila euro e 1.200 euro annui tra 13mila e 19mila euro).

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