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Bolzano, bufera sul leghista Kurt Pancheri: in aula definisce i gay “finocchi”

Polemica a Bolzano dopo un intervento del consigliere comunale della Lega Kurt Pancheri che in aula ha parlato di associazioni “dei finocchi”. L’associazione Centaurus Arcigay ha replicato “alla vergognosa uscita omofoba”. Arrivano le scuse del commissario provinciale del Caroccio Massimo Bessone.
A cura di Susanna Picone
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Hanno scatenato delle polemiche le parole usate a Bolzano dal consigliere comunale leghista Kurt Pancheri, che in occasione di un dibattito in aula giovedì sera, ha parlato di associazioni “dei finocchi” riferendosi ai gruppi formati da gay e lesbiche. “Poi è venuta l’associazione dei, come si chiamano, dei finocchi”, ha detto in aula, subito richiamato per il linguaggio inappropriato utilizzato nel corso del suo intervento. Ma il leghista ha replicato dicendo che “finocchi si può dire” e che non sarebbe un termine offensivo. Le esternazioni del consigliere comunale, che ha di fatto insultato gli omosessuali in aula, hanno però spinto il commissario della Lega Alto Adige, Massimo Bessone, a scusarsi a nome del partito per quanto accaduto. A scagliarsi indignata contro Kurt Pancheri è stata subito l’associazione Centaurus Arcigay che ha parlato di una “vergognosa uscita omofoba”. “Centaurus è in prima linea contro l'omo-bi-transfobia e la discriminazione, pienamente consapevole che l'unico modo di combattere queste forme di odio sia la diffusione della conoscenza e della cultura del rispetto”, così l’associazione.

Le scuse del commissario provinciale del Caroccio Massimo Bessone – “Il linguaggio usato dal consigliere, nella citata seduta, non rappresenta il pensiero della Lega altoatesina, ma solo l'opinione di un singolo, per niente condivisa”, ha quindi precisato il commissario provinciale del Caroccio Massimo Bessone chiedendo scusa per l’accaduto. “Un conto – ha aggiunto Bessone – è avere un proprio gusto sessuale e sostenere il concetto di famiglia tradizionale, un altro conto è offendere gratuitamente le persone, ancora di più quando lo si fa in veste di amministratore di un'importante città e di rappresentante di un partito. Ritengo dunque doveroso, appunto come capo altoatesino della Lega, rivolgere le mie scuse a tutte quelle persone che si sono ritenute offese dalle infelici dichiarazioni del consigliere”.

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