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Bologna, cadavere di una donna di 31 anni in un cassonetto: il fidanzato trovato impiccato

L’ipotesi è quella di un omicidio-suicidio: il cadavere di Emma, una giovane camerunense di 31 anni, è stato ritrovato in un cassonetto della spazzatura nella periferia di Bologna. Subito dopo anche il ritrovamento del corpo del suo fidanzato, di 43 anni, che gli agenti hanno trovato impiccato nella sua abitazione.
A cura di Stefano Rizzuti
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Tragedia a Bologna: il corpo di una donna di 31 anni è stato trovato in un cassonetto di viale Togliatti, nella periferia del capoluogo. Subito dopo è stato trovato anche il cadavere del fidanzato, che si è impiccato, nel suo appartamento. La giovane, di origini camerunensi, non era rientrata a casa dopo una serata passata fuori. A dare l’allarme erano state le coinquiline. Dopo il ritrovamento i poliziotti sono andati nella casa del fidanzato, un 43enne anche lui originario del Camerun, trovandolo impiccato. L’ipotesi che stanno vagliando gli inquirenti è quella di un omicidio-suicidio: l’uomo avrebbe prima ucciso la donna, fatto a pezzi il suo corpo e l'avrebbe quindi gettata in un cassonetto della spazzatura.

Una volta tornato a casa l’uomo si sarebbe quindi impiccato. La squadra mobile di Bologna sta valutando questa ipotesi investigativa, su cui rimangono ancora molti punti da chiarire. La vittima si chiamava Emma Pezemo, aveva 31 anni e studiava a Bologna per diventare operatrice socio-sanitaria. Era fidanzata con il 43enne Jacques Honorè Ngouenet e veniva ospitata dalla comunità Papa Giovanni XXIII, essendo in cura per alcuni problemi psichiatrici.

I due hanno trascorso insieme la giornata di ieri. Poi quando Emma non è tornata a casa sono state le coinquiline a preoccuparsi: hanno chiamato Jacques, il quale ha detto loro di non sapere nulla ma di non essere preoccupato. A quel punto hanno chiamato la polizia per denunciare la scomparsa. Secondo quanto raccontato dalle coinquiline non ci sarebbero stati litigi tra i due di cui erano a conoscenza. Il corpo della donna è stato fatto a pezzi e ritrovato nel cassonetto: l’ipotesi è che sia stata utilizzata un’ascia o una grossa mannaia. L’ipotesi dell’omicidio-suicidio viene avvalorata da un biglietto lasciato dall’uomo, scritto in francese, nel quale ci sarebbero elementi che hanno fatto pensare alle sue responsabilità.

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