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Bologna, aeroporto deserto il giovedì prima di Pasqua: le partenze crollano del 90%

Entrando all’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, il giovedì prima di Pasqua, si avverte distintamente il rumore dei propri passi. Segno di una crisi che è ben lontana dall’essere finita e che qui ha comportato un crollo delle affluenze pari al 90%. Il “boom di partenze all’estero” previsto per le vacanze di Pasqua, qui non è stato avvertito.
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Si respira un'atmosfera spettrale nell'aeroporto di Bologna in questo giovedì pre-pasquale. "Si è parlato tanto di boom di partenze, ma la verità è tutt'altra", sostiene la responsabile comunicazione del Guglielmo Marconi Annarita Benassi. In effetti,  verso le 11 del mattino in via del Triumvirato, entrando nell'area check-in, si riesce addirittura a sentire il rumore dei propri passi. I pochi viaggiatori che entrano dalle porte automatiche per file differenziate raccontano di andare a trovare le proprie famiglie;  nessuno parla di vacanze, il massimo a cui si ambisce è un po' di tranquillità insieme ai propri cari in un periodo ancora gravemente segnato dalla pandemia da Covid-19. Pandemia che ha comportato un crollo delle affluenze del 90% circa: in altre parole, un'ecatombe.

Mentre i pochi passeggeri del giorno – sono previsti 20 voli in tutto per oggi – si avviano ai rispettivi gates, a quelli che entrano viene misurata la temperatura da dei termoscanner a distanza. Un metodo all'avanguardia che permette di velocizzare il traffico all'ingresso evitando la misurazione manuale. Anche se qui, oggi, di traffico ce n'è davvero poco. La quiete che regna in questo giovedì pre-pasquale all'aeroporto di Bologna è esemplificativa della gravissima crisi che sta attraversando tutto il settore a causa della pandemia da Covid-19. A inizio di quest'anno Assaeroporti ha pubblicato il suo ultimo rapporto in cui rivelava che in un anno sono stati persi ben 140 milioni di viaggiatori, pari al 72,6% del traffico totale.

il sistema aeroportuale italiano ha chiuso il 2020 con soli 53 milioni di passeggeri, contro i 193 milioni del 2019. In Italia non hanno volato 7 passeggeri su 10 e ad essere maggiormente penalizzate sono state le destinazioni fuori dall’Unione Europea, per le quali il calo è stato dell’81,2%. All'indomani dell'uscita dell'ultimo decreto del governo Draghi che prolunga la chiusura nazionale fino alla fine di aprile, nemmeno il "boom di viaggi all'estero" previsto per le vacanze pasquali sembra verificarsi. O quantomeno non nell'aeroporto del capoluogo emiliano.

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